Letterato (Firenze 1503 - ivi 1572). Ecclesiastico, servì fedelmente i Medici e ne fu (1562-72) agente politico in Venezia. Scrisse d'argomenti varî (Del modo di misurare le distantie, le superficie, i corpi, ecc., 1564; Ragionamenti accademici sopra alcuni luoghi difficili di Dante, 1567; Discorsi historici universali, 1569; ecc.). Fu il primo in Italia, nella premessa alla sua edizione (1544) del commento di M. Ficino al Convito di Platone, a sperimentare una scrittura ortofonica intesa non come riforma dell'ortografia ordinaria, ma come espediente per agevolare la corretta pronunzia.