Cosi parlo Zarathustra, un libro per tutti e per nessuno
(Also sprach Zarathustra, ein Buch für Alle und Keine) Una delle maggiori opere di F. Nietzsche, composta tra il 1883 e il 1884, e pubblicata nel 1891. Dopo dieci anni di solitaria meditazione, Zarathustra, vuole «tramontare», ossia tornare fra gli uomini a portare il suo insegnamento, le cui idee fondamentali sono la «morte di Dio», vale a dire l’inaccettabilità di fondamenti e valori metafisici tradizionali, il «superuomo», ossia la necessità di superare l’uomo quale è venuto determinandosi storicamente per produrre l’«oltreuomo» (Übermensch), e l’«eterno ritorno dell’uguale», negazione del significato storico-lineare degli eventi. Zarathustra critica e ridefinisce i valori, gli istinti e i rapporti umani, dall’altruismo (fuga da sé stessi verso l’altro) fino allo Stato, la donna («il riposo del guerriero», «il più freddo dei mostri freddi») e l’amico (superiore alla donna). Nella seconda parte dello scritto la vita è riportata alla «volontà» di creare valori più alti, contro i «nemici della vita» quali i preti o i «predicatori dell’eguaglianza».