Corsini
Famiglia fiorentina, di popolo, originaria di Poggibonsi, ricordata la prima volta verso la fine del sec. 13°. Nei secoli precedenti al principato mediceo, si distinse, più che nella politica, nell’attività economica e in quella culturale: Tommaso (m. 1366) e Filippo (1334-1421) furono giuristi; Amerigo (1442-1501) umanista; e specie nella religione: Andrea (1301-1374), vescovo di Fiesole, e santo; Neri, suo fratello (m. 1377), vescovo di Fiesole, ebbe culto come beato; Amerigo (1370 ca.-1435) fu il primo arcivescovo di Firenze e Piero (m. 1405), cardinale. Di fronte alla signoria medicea, i C. furono dapprima discordi, ma poi, stabilitosi il principato, furono fra i più ligi ai Medici, coi quali anche gestirono a Roma un banco fiorente. Ebbero titolo di marchesi (1629), e conseguirono alte cariche ecclesiastiche, raggiungendo il papato con Lorenzo (papa Clemente XII). I due nipoti di questo, Bartolomeo (1683-1752) e Neri (1685-1770), furono creati nel 1731 l’uno principe, l’altro cardinale. Cardinale fu pure un altro C., Andrea (1735-1795). La famiglia, che nel sec. 18° era divenuta più romana che fiorentina, tornò a Firenze alla fine del secolo e diede uomini di governo al Granducato, con Tommaso (1767), col fratello di questo Neri (1771-1845), con Andrea (1804-1868) e con Neri marchese di Laiatico (1805-1859).