controindicazione
Indicazione contraria all’uso di un farmaco o all’applicazione di un intervento medico di qualsiasi specie, anche chirurgico o diagnostico. Le c. farmacologiche sono quelle che nella maggioranza dei casi impegnano il medico nelle scelte terapeutiche: possono essere assolute, legate cioè alla molecola del farmaco stesso in rapporto con la patologia del paziente (per es., un diuretico è controindicato in ipovolemia), oppure relativa allo stato del paziente, ad altre sue patologie, al contemporaneo uso di altri farmaci (sebbene la patologia lo richieda, cioè vi sia l’indicazione), per es., c’è c. relativa all’uso del cortisone con iperglicemia molto elevata, all’uso della digitale nella bradicardia, all’uso contemporaneo di due antibiotici della stessa classe. Le c. chirurgiche sono relative al rischio dell’intervento in rapporto ai benefici che apporterebbe, mentre le c. diagnostiche tengono conto di eventuali fattori di rischio in anamnesi per mezzi di contrasto, all’eventuale sanguinamento in corso di biopsie, a reazioni cardiovascolari per esami invasivi, ecc.