CRAWFORD, conti di
, Famiglia scozzese. Trae origine dai Lindsay baroni di Crawford (Lanarkshire) nel sec. XII, i quali regnavano sopra un piccolo stato con parlamento proprio. Il primo Lindsay a stabilirsi in Scozia fu sir Walter, che fu a Glasgow nel 1116 e aveva possessi nel Lanarkshire; i suoi discendenti si divisero in tre rami, i quali tutti ebbero parte importante nelle vicende del regno. Nel 1398 David Lindsay (nato verso il 1360), marito di una sorella del re Roberto II, fu creato primo conte di C. Per molto tempo fu disputato se fossero di più antica creazione i conti di C. o quelli di Sutherland, e la controversia fu decisa a favore dei C. al momento dell'unione della Scozia all'Inghilterra (1707); questi sono quindi i "premiers Earls" della Scozia. Sotto David il 5° conte (1440-1495), la casa raggiunse i più alti fastigi di splendore; David fu lord grande ammiraglio, lord ciambellano, e più volte ambasciatore in Inghilterra; re Giacomo III lo creò duca di Montrose. Combatté per il re a Sauchieburn contro il figlio ribelle, ed essendo stato ucciso Giacomo, il C. fu privato dei suoi titoli e cariche, che gli furono poscia restituiti dal nuovo re. Un altro David Lindsay, 10° conte, appoggiò Maria Stuarda, complottò contro Giacomo VI, si fece cattolico e intrigò con gli Spagnoli per un'invasione dell'Inghilterra. Lodovico, 16° conte (1600-1652), parteggiò per Carlo I nella guerra civile, fu fatto prigioniero nel 1644 e condannato a morte, ma liberato dal Montrose combatté sotto di lui fino alla capitolazione del re. Privato del titolo, morì in esilio e il titolo stesso fu concesso a John 1° conte di Lindsay, discendente di altro ramo della famiglia (1598-1678), e uno dei capi dei Covenanters. Nel 1647 divenne realista e fu prigioniero in Inghilterra dal 1651 al 1660; l'anno seguente riebbe le sue cariche, ma non avendo voluto abiurare il Covenant ne fu di nuovo privato. John, 20° conte (1702-1749), servì nell'esercito russo, in quello del principe Eugenio di Savoia contro i Turchi e poi in quello britannico, e si distinse a Dettingen e Fontenoy. Morto senza figli, il titolo passò a George discendente del 17° conte. Alla morte del 22° conte, George, nel 1808, le contee di Crawford e di Lindsay furono separate e la seconda passò a un discendente del 4° conte, ed eventualmente ai Bethune, mentre la contea di Crawford, rimasta in sospeso fino al 1848, fu riconosciuta dalla Camera dei Lord come spettante a James Lord Lindsay of Balcarres, 24° conte di C. e barone Wigan di Haigh Hall, discendente del 160 conte; egli non riuscì però a farsi riconoscere duca di Montrose. Alexander, il 25° conte, nato a Muncaster Castle (Cumberland) il 16 ottobre 1812, fu uomo di vasta cultura storica e archeologica e autore di una storia della sua famiglia, Lives of the Lindsays (1849), e di Etruscan Inscriptions analyzed (1872). Morì a Firenze il 13 dicembre 1880. Formò una cospicua e preziosa biblioteca di circa 100.o00 volumi, che fu ereditata e arricchita dal figlio James Ludovic, 26° conte (1847-1913), il quale si dedicò agli studî astronomici, fu presidente della Royal Astronomical Society e uno dei trustees del British Museum. Suo figlio David Alexander Edward, 27° conte, nato il 10 ottobre 1871 e tuttora vivente, rappresentò Chorley nel Lancashire alla Camera dei Comuni, come conservatore, dal 1895 al 1913 quando divenne conte di C. e barone Wigan. Si è dedicato alla storia e alla critica d'arte ed è trustee della National Gallery e del British Museum. Fu Junior Lord del Tesoro (1903-05), ministro d'Agricoltura (1916) e poi Lord Privy Seal (1916-18), cancelliere del ducato di Lancaster (1919-21), primo commissario al Lavori pubblici (1921-22), ministro dei Trasporti (1922). È autore di varie pregevoli pubblicazioni, fra cui Donatello (1903) e The evolution of Italian Sculpture (1910). Ha vissuto molto in Italia e si è adoperato attivamente per intensificare i rapporti culturali italo-britannici. Conserva ancora parte dell'avita raccolta di libri, conosciuta col nome di Biblioteca Lindesiana, la quale conteneva manoscritti in molte lingue (venduti nel 1900 alla John Rylands Library di Manchester), incunabuli preziosi (in parte venduti nel 1887 e nel 1889), antichi giornali inglesi, proclami e cartelloni, una collezione filatelica, donata al British Museum, e un'importante serie di documenti sulla Rivoluzione francese (venduti nel 1924-25).
Bibl.: Oltre la citata storia di A. Lindsay, v. G.E. Cokayne, Complete peerage, nuova ediz., Londra 1920; A. Jervise, History and Traditions of the Land of the Lindsays, Londra 1882; S. de Ricci, English collectors of books, Londra 1930.