content
<kòntent> s. ingl., usato in it. al masch. – Nell’ambito dell’ICT (Information and communication technology), il contenuto informativo significativo rispetto ai fabbisogni dei suoi destinatari. Può assumere diverse rappresentazioni, quali testi, immagini, registrazioni audio, video o combinazioni particolari di dati; può essere contenuto in ‘recipienti’ informatici, per es. un documento elettronico o una pagina web. Il c. non può essere compreso se non quando legato al contesto mediatico, di linguaggio e produttivo, nel quale si forma e si struttura, che lo correda di un significato, atto a supportare il processo cognitivo di chi ne deve fruire: un dato, un contenuto elementare, rimane tale fino a che non viene associato ad altri dati (o metadati) che ne descrivono il significato e l’utilizzo in un determinato ambito, divenendo content. Esistono soluzioni informatiche denominate di c. management o di enterprise c. management, che ne gestiscono il ciclo di vita, il quale può svolgersi sia nell’ambito dei confini di un processo organizzativo o di un'impresa economica sia fuori, fondendosi con i bisogni sociali. Il ciclo di vita di un c. è mutuato da quello di un’informazione vista come elemento di conoscenza e quindi dal knowledge management, secondo un approccio integrato alla creazione, codifica, organizzazione, memorizzazione, condivisione e uso delle conoscenze, considerate asset di cruciale importanza per l’innovazione, il miglioramento dell’efficienza e le performance aziendali. I diversi modelli di c. convergono sulle fasi seguenti: creazione, gestione, integrazione, archiviazione, distribuzione e eventuale distruzione. Nello svolgersi delle fasi, il c. dev’essere gestito nei formati con i quali si presenta o nei quali è trasformato per la sua fruizione; i sistemi applicativi, quindi, si specializzano e propongono soluzioni adatte alla gestione di formati documentali, multimediali, web, in alcuni casi nel rispetto di normative o regolamenti standard. Da qualche tempo è emersa l’opportunità per le aziende di predisporre una vera e propria strategia focalizzata sul c., atta a dare spessore in termini di significato e valore nello specifico di un ambito di conoscenza o di business, attraverso l’utilizzo della semantica e della strutturazione sintattica in schemi basati su XML (eXtensible markup language), che permettono di renderlo disponibile e interoperabile tra i diversi domini di utilizzo e fruizione, spesso caratterizzati da standard settoriali. Infine, soprattutto in seguito all’esplosione del web c., emergono le problematiche relative al cosiddetto User generated c. (v. ugc), laddove i contenuti informativi vengono generati dagli stessi utenti dei siti, nelle comunità virtuali, per es. dei blog o dei forum.