contabilita nazionale
contabilità nazionale Disciplina che si occupa della misurazione dei principali aggregati economici di un Paese. In particolare, all’interno del sistema dei conti n. è garantita la coerenza interna delle stime delle diverse variabili, in modo da rispettare le relazioni contabili che intercorrono fra di esse.
La c. n. è organizzata per conti con operazioni in entrata (cui ci si riferisce con il termine risorse), e in uscita (impieghi). I conti possono essere relativi a due tipi di variabili, denominate flussi o stock. I flussi misurano fenomeni che si verificano in un dato periodo di tempo (per es., il reddito guadagnato in un anno, la produzione effettuata in un mese); gli stock misurano una variabile in un dato istante (per es., il valore della ricchezza delle famiglie oggi, il debito pubblico al 31 dicembre ecc.). Lo snodo centrale della c. n. è il concetto di circolarità dei flussi, per cui a flussi reali di merci corrispondono flussi monetari, di eguale dimensione e in direzione opposta. Tali flussi sono descritti da un insieme di relazioni desunte dal corpus teorico keynesiano, ma progressivamente affinatesi nel corso del tempo per stratificazioni successive.
Il sistema dei conti n. è costruito a partire da un insieme ampio di statistiche, molte delle quali, per es. i bilanci delle imprese, sono disponibili con frequenza annuale. Per questo anche il sistema dei conti n. è costruito su base annua. Per un sottoinsieme relativamente ampio di variabili sono però rese disponibili serie storiche trimestrali. Generalmente la c. trimestrale diffonde sia le serie storiche grezze, sia i dati destagionalizzati.
Gli ambiti economici oggetto della c. n. sono molteplici. Fra i principali vi è l’evoluzione dell’attività economica, declinata secondo i settori produttivi (l’articolazione settoriale del valore aggiunto). La distinzione della provenienza delle risorse (prodotto interno lordo e importazioni) a fronte della loro destinazione economica (consumi, investimenti, variazione delle scorte ed esportazioni) è contenuta nel conto delle risorse e degli impieghi. Un altro importante conto della c. n. è quello della formazione del capitale, che quantifica il risparmio nazionale e il rispettivo impiego come finanziamento degli investimenti all’interno dell’economia o acquisizione netta di attività sull’estero. La c. n. fornisce, inoltre, una quantificazione degli input utilizzati nel processo produttivo e dei rispettivi redditi a essi attribuiti (distribuzione primaria del reddito). Tali informazioni sono alla base della c. della crescita. I redditi sono poi riclassificati tenendo conto dei soggetti che li percepiscono, e considerando anche i trasferimenti fra soggetti, tra cui in particolare le entrate e i trasferimenti effettuati dal settore pubblico (distribuzione secondaria del reddito). La c. n. opera, inoltre, distinguendo l’evoluzione delle maggiori grandezze misurate in valore, separando dove possibile la componente delle quantità dall’andamento dei rispettivi prezzi, attraverso opportune tecniche di deflazione (➔).
L’universo di riferimento della c. n. è la nazione. Da diversi decenni, però, la maggior parte dei Paesi elabora, per alcuni sottoinsiemi di variabili, disaggregazioni territoriali. In Italia, in genere, la c. territoriale produce aggregati su base regionale e, con ambito informativo ancora più ristretto, su base provinciale. Il sistema di c. n. adottato secondo gli standard europei è il SEC95 (Sistema Europeo dei Conti nazionali e regionali; ➔ SEC), finalizzato anche a uniformare le statistiche dei diversi Paesi, allo scopo di consentire un monitoraggio della condizione economica per l’elaborazione delle politiche economiche. Tale sistema definisce i criteri di classificazione dei settori istituzionali (società, pubblica amministrazione, famiglie, resto del mondo), dei settori produttivi o dei rami di attività economica, e formalizza la struttura dei conti che deve essere adottata dai diversi istituti di statistica nazionali. Il SEC95, oltre a garantire la comparabilità internazionale delle statistiche, si presta a essere integrato con altre statistiche economiche e sociali, dal momento che le definizioni utilizzate cercano di raccordarsi a quelle in uso in altri ambiti di raccolta delle informazioni – come le statistiche della bilancia dei pagamenti (➔) o quelle di finanza pubblica (➔) – essenziali per comprendere i fenomeni economici in corso. È possibile altresì integrare le informazioni della c. n. con aspetti socioeconomici del sistema. Le caratteristiche della forza lavoro, le componenti demografiche, gli indicatori di capitale umano, per es., possono consentire una migliore interpretazione dei fenomeni economici (tali informazioni sono alla base della c. dello sviluppo).