conquistadores
Avventurieri spagnoli che conquistarono l’America Meridionale nella prima metà del sec. 16°, soggiogando le popolazioni autoctone e dando inizio al loro genocidio. Figli della nobiltà cadetta, furono indotti ad attraversare l’Atlantico dalla prospettiva della gloria militare e di un facile arricchimento. I più spietati e scaltri furono Hernán Cortés e Francisco Pizarro. Il primo, alla testa di ca. 550 soldati, sbarcò nel 1519 sulla costa del Golfo del Messico, in prossimità dell’od. Veracruz, e in due anni e mezzo s’impossessò dell’impero azteco. Sfruttando il fatto che il sovrano Montezuma II lo avesse accolto all’inizio come la divinità che, secondo un’antica profezia, sarebbe dovuta giungere dal mare, Cortés s’impadronì della capitale Tenochtitlán (Città di Messico), prese in ostaggio l’imperatore stesso e governò attraverso di lui la confederazione azteca, depredandola delle sue ricchezze, costituite da metalli preziosi. Sedata una rivolta che lo aveva costretto a fuggire da Tenochtitlán nel 1520, riuscì a rioccupare il Paese l’anno seguente, avvalendosi dei conflitti tra le diverse popolazioni indigene che componevano l’impero e di una epidemia di vaiolo che decimò gli aztechi. Nominato governatore dal sovrano spagnolo Carlo V nel 1522, consolidò le conquiste nei quattro anni successivi prima di venire sostituito da un viceré inviato da Madrid nel 1535. A ridosso dell’esautorazione di Cortés, Pizarro s’impadronì dell’impero degli incas. Giunto nel loro territorio nel 1531 insieme al fratello Gonzalo, a Diego de Almagro e a meno di 200 uomini, attirò in un’imboscata l’imperatore Atahualpa e lo prese prigioniero. Nonostante il pagamento di un ingente riscatto in oro, Atahualpa fu ucciso e il suo popolo venne assoggettato nell’arco di quattro anni. La conquista fu facilitata sia dalle condizioni di debolezza in cui versava l’impero a causa di una precedente guerra intestina che aveva contrapposto Atahualpa al fratellastro Huáscar, sia dallo sgomento provocato dai soldati spagnoli a cavallo, animale rimasto fino ad allora sconosciuto agli incas. Mentre Pizarro era intento a depredare l’od. Perù, inviando decine di migliaia di incas a morire nelle miniere d’oro e d’argento della regione, de Almagro procedette a impossessarsi dei territori dell’attuale Cile. I due c. entrarono ben presto in contrasto tra loro. Pizarro, che era stato scelto come governatore da Carlo V, fece giustiziare il rivale e fu a sua volta assassinato dal figlio di de Almagro nel 1541. Altre spedizioni dei c. ebbero esiti alterni. Diego Velázquez de Cuéllar occupò Cuba nel 1511, ma, quando uno dei suoi subalterni, Pánfilo de Narváez, cercò di conquistare la Florida nel 1527, la sua missione si concluse con un disastro per le diserzioni tra i suoi uomini e la resistenza opposta dagli indiani. Né ottenne maggior successo Francisco de Montejo, che fu respinto due volte dagli indigeni dello Yucatan tra il 1527 e il 1535 prima che suo figlio ottenesse il controllo della penisola nel 1546.