ANGOSTURA, Congresso di
Liberata la maggior parte degli Stati Uniti del Venezuela (la cui indipendenza fu proclamata nel 1811, nel congresso di Caracas), Simone Bolívar il 10 ottobre 1818 propose al Consiglio di stato, riunito in Angostura, ora Ciudad Bolívar, la convocazione di un congresso, con rappresentanti eletti dal popolo. Esso si aprì il 15 febbraio 1819 e Bolívar presentò un progetto di costituzione che fu la legge fondamentale della "Grande Colombia", allora creata, che comprese, fino al 1829, il Venezuela e la Nuova Granata. Il "Liberatore", poi, rassegnò l'autorità civile e militare di cui era rivestito; tuttavia il congresso volle egualmente nominarlo capo supremo della repubblica e delle forze militari. Oltre a sancire la libertà dei negri, già proclamata da Bolívar in Ocumare il 10 aprile 1816, ed a proscrivere la schiavitù, il congresso decise di adottare la forma repubblicana unitaria, sulle basi della sovranità popolare, divisione dei poteri, libertà civile, abolizione dei privilegi. A dir vero, Bolívar riteneva la forma repubblicana federale più perfetta in sé stessa; ma egli credeva pure che essa fosse poco adatta ai nuovissimi stati americani. Contro le indicazioni di lui, che proponeva una presidenza vitalizia, una camera popolare e un senato ereditario, si preferì invece il presidente a tempo e la forma elettiva per il corpo legislativo. Il congresso si chiuse nel gennaio del 1820.
Bibl.: F. Larrazabal, Vida del Libertador Simón Bolívar, Madrid 1918, II; R. Corlazar e L. A. Cuervo, Congreso de Angostura (1819-1820), Libro de Actas, Bogotá, 1921.