conflitto d'interessi nei media
conflitto d'interèssi nei media (it. <... mìdia> o <... mèdia>. – Condizione per cui un incarico o una funzione porta una persona a prendere una decisione, che richiederebbe imparzialità, su una materia che riguarda altri suoi interessi personali o professionali. Nei media ci sono da considerare gli interessi diretti dei proprietari delle aziende, come quelli mirati a proteggere i diritti di proprietà intellettuale arrivando anche, secondo alcuni, a limitare la libera circolazione delle idee nei paesi democratici: questo può costituire l'origine di un conflitto di interessi e l'indipendenza dal proprio datore di lavoro è un problema per gli operatori dei media (v. ). In questo campo sono svariate le altre fonti diconflitto di interessi, come il mercato pubblicitario: un'azienda editoriale potrebbe essere condizionata nelle sue scelte dalle pressioni degli inserzionisti. Un caso particolare di mercato è quello della pubblicità elettorale, che in certi paesi è regolamentata per legge: in essa i mezzi di informazione hanno un ruolo importante, ma spesso a costi molto alti per i candidati. Questi costi possono essere ridotti se i candidati si avvantaggiano di buoni rapporti con le aziende; queste ultime, d'altra parte, ricevono introiti che potrebbero condizionare le opinioni espresse sulla competizione elettorale stessa. Può esserci un conflitto di interessi anche per l'operatore dei media che abbia altri interessi economici e finanziari, cosa che spesso porta a forme di regolamentazione (v. ). Nel mondo dei mezzi di informazione non è comune che gli editori siano al tempo stesso uomini politici e, in Italia, l'ascesa prima e l'entrata in politica poi di Silvio Berlusconi ha aperto un dibattito sul controllo dell'informazione da parte del gruppo Fininvest, poi Mediaset, che è rimasto aperto. Una legge sul conflitto di interessi è stata varata nel 2004 (legge Frattini), ma essa non affronta in particolare il tema dei mezzi di informazione.