Condorcet
Condorcet Marie-Jean-Antoine-Nicolas de Caritat marchese di (Ribemont, Aisne, 1743 - Bourg-la-Reine, Parigi, 1794) uomo politico, economista, matematico e filosofo francese. Frequentò il collegio dei gesuiti a Reims e il collegio di Navarra a Parigi, terminando i suoi studi al collegio Mazarin a Parigi. Nel 1775 fu nominato da Turgot «ispettore delle monete»; fu legato anche a J.-B. d’Alembert (con il cui appoggio venne eletto all’Académie française nel 1782), agli enciclopedisti in generale, e in particolare a Voltaire. Partecipò attivamente alla rivoluzione, schierato col partito girondino; ostile a Robespierre e al progetto di costituzione del ʼ93, fu proscritto e poi imprigionato in seguito a un tentativo di fuga. Morì misteriosamente in prigione, forse suicida. Nel 1765 pubblicò Du calcul intégral (Saggio sul calcolo integrale), ma la sua fama di matematico è dovuta soprattutto al fatto di essere stato un precursore della matematica applicata a problemi sociali: la sua mathématique sociale si proponeva di studiare i fenomeni del mondo umano attraverso la loro formalizzazione e l’elaborazione di valeurs moyennes, cioè di medie statistiche che permettessero, attraverso l’uso del calcolo delle probabilità, previsioni attendibili. Nell’Essai sur l’application de l’analyse à la probabilité des décisions rendues à la pluralité des voix (Saggio sull’applicazione dell’analisi alla probabilità delle decisioni prese a maggioranza di voti, 1785) è anche esposto un celebre paradosso sui sistemi di votazione (→ Condorcet, paradosso di). La sua opera più celebre, che lo caratterizza come esponente tipico dell’illuminismo, è l’Esquisse d’un tableau historique des progrès de l’esprit humain (Abbozzo di un quadro storico dei progressi dello spirito umano, 1795, postumo). In essa, Condorcet delineò i progressi dell’umanità in nove epoche, sfocianti in una futura decima epoca, nella quale si approssimerebbe la perfezione umana grazie all’inarrestabile progresso della ragione; il progresso dell’umanità, che tuttavia non è lineare né privo di rischi, è tanto più rapido quanto più la scienza e la conoscenza sono fatti collettivi; dove invece diventano un fatto mistico-magico e patrimonio di una casta chiusa (sacerdoti, stregoni ecc.) si avvia un processo di decadenza e imbarbarimento, oltre che di sfruttamento e oppressione dei più deboli e della maggioranza ignorante.