Indie, compagnie delle
Associazioni nazionali di mercanti europei impegnati nei commerci con le cd. Indie orientali, ovvero i territori dell’Africa orient. e dell’Asia, e le Indie occidentali, ossia l’Africa occid. e l’America. Le compagnie furono fondate tra la fine del 16° e l’inizio del 17° sec., per iniziativa di privati, o per decisione dei governi, e godettero di privilegi commerciali, fiscali e spesso anche politici. Nei primi decenni l’espansione territoriale delle compagnie riguardò zone costiere limitate in cui creare le basi commerciali. Il trasporto di beni dall’Asia in Europa consisteva inizialmente in beni prevalentemente di lusso (come spezie e preziosi), poi di maggiore consumo (come i tessuti). Le maggiori compagnie furono quelle inglesi, le olandesi e le francesi (➔ East India company; VOC e WIG; Indes orientales, Compagnie des). Oltre a queste, di grande importanza furono la compagnia svedese e la danese: la Compagnia svedese delle Indie orientali (Svenska Ostindiska companiet, SOIC) fu fondata nel 1731 e cessò di esistere nel 1813, con all’attivo 132 spedizioni ed enormi profitti; la Compagnia danese delle Indie orientali (Dansk Ostindisk kompagni) si stabilì a Tranquebar (1620), 100 km a S di Pondichéry, e Serampore (1675), Bengala occidentale, e operò dal 1616 al 1729 e (come Asiatisk kompagni) dal 1730 al 1845.