CATALANA, COMPAGNIA
. Nome tradizionale di quelle bande di almogaveri (v.) che nel sec. XIV lasciarono trista fama di sé in Grecia. Erano prima in Sicilia, ma finita la guerra del Vespro, Federico d'Aragona si preoccupò di mandar via dall'isola questi mercenarî, che vi avevano combattuto, e che, rimasti senza soldo s'erano abbandonati al saccheggio. Il più intraprendente di quegli vventurieri, Ruggero de Flor, un tempo ascritto all'ordine dei Templarî, indi pirata e ammiraglio di Sicilia, si offerse di condurre seco gl'indisciplinati compagni. Si formò così la Compagnia catalana, detta anche di "Romania", la quale, imbarcatasi a Messina, si diresse in Oriente. Ne faceva parte il cronista Raimondo Muntaner, che ne narrò le vicende. Cominciarono i Catalani con l'aiutare i Bizantini contro i Turchi; ma avendo gl'imperiali assassinato a tradimento il loro capo (1305), svolsero contro gli antichi alleati e li disfecero. I mercenarî, aumentati di numero per l'affluire in Oriente di altri loro connazionali e soccorsi dai Turchi, minacciarono di far propria Adrianopoli, e vi sarebbero riusciti se, essendo scoppiate discordie fra loro, i Greci non ne avessero approfittato per dare loro addosso. La Compagnia si spostò allora verso occidente, mettendosi al servizio del duca di Atene Gualtiero di Brienne e aiutandolo a costituirsi un forte stato. Sennonché presto venne in discordia con lui, lo sconfisse (15 marzo 1311) e s'impadronì del ducato. Tutta l'aristocrazia francese che dimorava in Grecia, risentì le amare conseguenze della conquista catalana. Anche i Veneziani ebbero brighe con la Compagnia. Il pontefice indisse una crociata ai loro danni, ma essi ricorsero a Federico d'Aragona come a loro protettore, e si posero sotto la sovranità del figlio di lui Manfredi (1326).
Bibl.: G. Schulumberger, Expédition des "Almagavares" ou routiers catalans en Orient (1302-11), Parigi 1902. V. anche la bibl. sotto la v. almogaveri.