Commonwealth
Organizzazione sviluppatasi dal seno dell’impero coloniale britannico e comprendente quei Paesi che, raggiunta l’indipendenza, hanno mantenuto un legame, di ordine soprattutto economico e culturale, con il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord. Fanno parte dell’organizzazione 54 Stati, dei quali soltanto 16, oltre al Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, riconoscono come capo dello Stato il sovrano inglese. L’unico Stato membro che non sia stato una colonia britannica è il Mozambico. Del C. faceva parte anche lo Zimbabwe, ritiratosi nel 2003 dopo essere stato sospeso per mancato rispetto dei diritti umani.
Nel linguaggio politico inglese il termine C. indica la comunità organizzata dei cittadini, la società politica. Ufficialmente il termine fu adottato nel periodo cromwelliano (1649-60) come equivalente di Repubblica. Dal 1688 ha accompagnato la formulazione teorica dei rapporti fra sovrano, Parlamento e Paese. La denominazione di British C. of Nations, usata a partire dagli anni 1920 per designare il «gruppo di nazioni dotate di autogoverno» nell’ambito dell’impero britannico, volle appunto indicare programmaticamente l’unità di un organismo che ha parti autonome concorrenti tutte al fine unico del «bene comune». Secondo la relazione Balfour alla Conferenza imperiale del 1926, tali comunità autonome (dominions) non erano in alcun modo subordinate l’una all’altra, ma unite da un comune vincolo di fedeltà alla corona e liberamente associate fra loro. Successivamente, nel 1931, lo Statuto di Westminster riconobbe la piena autonomia legislativa dei dominions rispetto al Regno Unito e segnò l’atto formale di nascita del British C. of Nations. Il lento processo evolutivo che aveva dato vita al C. era destinato a subire, dopo la Seconda guerra mondiale, una netta accelerazione. Nel 1947, infatti, l’India ottenne lo status di dominion, spezzando così per la prima volta il carattere esclusivamente ‘bianco’ del C.; venivano lasciati cadere l’aggettivo british dal nome dell’organizzazione (che diveniva quindi C. of Nations) e il termine dominion (sostituito da member of the C.), mentre l’uscita dell’Irlanda dall’organizzazione e la mancata adesione della Birmania (odierno Myanmar) ne sancivano la natura puramente volontaria.
L’organizzazione opera per una promozione dello sviluppo economico, della tutela ambientale, dei diritti umani, dei valori della democrazia, delle politiche educative e sanitarie. Ha come principale organo direttivo il C. Heads of Government Meeting (CHOGM), che riunisce ogni due anni i capi di governo dei Paesi membri. Nel 1965 è stato costituito il segretariato del C., per facilitare la consultazione e la cooperazione fra gli Stati membri.