colonie animali
Il vantaggio di vivere insieme
Secondo molti zoologi, la parola colonia dovrebbe essere usata solamente per quell'insieme di individui che vivono in così stretto contatto fra loro da risultare anatomicamente uniti. Le colonie possono essere permanenti o temporanee, ovvero legate a una particolare fase del ciclo biologico. Altri zoologi, invece, usano questo termine in un senso più ampio, anche quando gli individui, trovandosi a vivere a poca distanza l'uno dall'altro, formano in realtà fitti aggregati mantenendo tuttavia una propria indipendenza anatomica
Molti organismi microscopici, formati da una sola cellula (monocellulari), possono formare colonie. Nei Protisti, infatti, troviamo casi di microrganismi che si aggregano tra loro formando ammassi di individui che si spostano insieme come se fossero un organismo unico. Ne abbiamo un esempio nei Flagellati del genere Volvox: tanti individui, formati ciascuno da una cellula e due flagelli, si uniscono tra loro formando una sfera cava che si muove nell'acqua grazie al movimento sincronizzato di tutti i flagelli. All'interno di ciascuna sfera si formano, per gemmazione, colonie figlie che condurranno vita indipendente quando la colonia madre si sfalderà. La gemmazione è un processo di riproduzione asessuata, cioè che si realizza senza la formazione di gameti (uova e spermatozoi): in un certo punto del corpo dell'animale compare un bozzo (gemma) che si accresce e alla fine si stacca diventando un altro individuo. Nei Ciliati del genere Vorticella, invece, si osservano piccoli gruppi di individui, a stretto contatto fra loro, attaccati al fondo con peduncoli che originano da un punto unico, come tanti fiori dalla stessa radice.
Gli animali che meglio rappresentano un esempio di colonia sono i Celenterati Antozoi. Coralli rossi, azzurri, neri, gorgonie e madrepore raggiungono la massima espressione del vivere insieme, attraverso la formazione delle barriere coralline. I singoli polipi costruiscono uno scheletro comune di carbonato di calcio che sostiene l'intera colonia. Le colonie si trovano l'una accanto all'altra e vengono costruite sui resti di quelle morte, come gli edifici delle città. Ogni colonia viene fondata da un polipo che si riproduce asessualmente, per gemmazione. Un sistema di sottili canali mette in comunicazione i polipi tra loro permettendo lo scambio di alimenti e mantenendo l'unità della colonia.
In altri Celenterati, come in alcuni Idrozoi, le colonie rappresentano solo una fase del ciclo biologico della specie: i polipi che costituiscono la colonia, a un certo punto producono microscopiche meduse che si staccano e si lasciano trasportare dalla corrente. Queste meduse maturano sessualmente e producono uova da cui nascono minuscoli polipi che fonderanno nuove colonie ricominciando così il ciclo.
Altri Celenterati formano colonie assai complesse che non vivono attaccate al fondo marino ma che si lasciano trasportare dall'acqua. Vengono chiamati Sifonofori e spesso scambiati per meduse. Talvolta sulle nostre spiagge si osservano dischetti trasparenti, di un tenue colore azzurro, di forma ovale, portati a centinaia dal mare: sono le velelle (Velella), piccole colonie che vagano sulla superficie del mare spinte dalle correnti marine superficiali e dal vento. Sopra il dischetto si trova una specie di vela, mentre al di sotto si affacciano tanti piccoli polipi con funzioni diverse. Solo quello centrale serve per nutrirsi, costituendo la 'bocca' della colonia: gli altri sono trasformati in lunghi tentacoli o portano le cellule germinali (che servono per la riproduzione).
Nei mari tropicali, si può osservare la caravella portoghese (Physalia physalis), colonia formata da un grande individuo pieno di gas che funge da galleggiante e tanti individui trasformati in lunghi filamenti urticanti che si protendono nell'acqua per pescare. Il contatto con questi filamenti è assai doloroso per l'uomo. Innocue sono invece le salpe, bellissimi Tunicati dal corpo trasparente che, in una fase del loro ciclo, si fondono lateralmente a formare lunghi cordoni alla deriva.
Per molte specie animali è vantaggioso vivere vicini agli altri individui conservando una certa indipendenza. Per esempio, pensiamo ai gabbiani, ai pinguini, e ad altri uccelli, soprattutto marini, che si riuniscono in aggregati numerosi, detti appunto colonie, per nidificare lungo le coste. Anche alcuni Mammiferi marini fanno la stessa cosa: pensiamo ai Pinnipedi (foche, otarie, trichechi) che si danno appuntamento per partorire e allevare i loro cuccioli lungo tratti di spiaggia. Questi aggregati possono essere permanenti, quando si mantengono per tutta la vita, o temporanei quando si verificano soltanto in una determinata fase del ciclo biologico. Inoltre, le relazioni tra gli individui possono essere più o meno strette.
Nel regno animale esistono adattamenti di ogni tipo, con esempi di ogni forma di convivenza tra gli individui. Per esempio, alcuni Anellidi Policheti, vermi segmentati marini, vivono a stretto contatto all'interno di tubi calcarei: questi tubi possono essere esternamente fusi tra loro ma i singoli vermi sono indipendenti. Altri vermi marini, detti Vestimentiferi, formano aggregati in acque profonde (fra 2.600 e 6.000 m), presso le sorgenti termali di acque sulfuree che sgorgano sulle dorsali dell'Oceano Pacifico. I Vermetidi sono invece Molluschi Gasteropodi dalla curiosa conchiglia a forma di tubo contorto e anche essi vivono in fitte aggregazioni. Citiamo ancora i denti di cane, Crostacei Cirripedi che vivono attaccati agli scogli lungo la linea di marea. Anche se ogni individuo porta sia le uova sia gli spermatozoi (ermafroditi) è necessario che stiano vicini per potersi fecondare reciprocamente per mezzo di un lungo tubicino. Anche tra i Tunicati Ascidiacei ci sono specie che formano fitti aggregati, come nel genere Ciona. Nei Botrilli diversi individui sono fusi a formare colonie con l'aspetto di piccole margherite multicolori e ricoprono, come un minuscolo prato fiorito, scogli sommersi o altri organismi più grandi che vivono fissati al fondo del mare.
Quali sono i motivi per cui Uccelli, Mammiferi e Pesci possono formare grandi assembramenti di individui? Spesso gli animali si riuniscono in determinati luoghi perché vi trovano le migliori condizioni di vita, come la temperatura, la vegetazione, la disponibilità di cibo, la protezione dai predatori e così via. In altri casi, però, essere in tanti costituisce anche un motivo di forza: i predatori possono essere intimiditi o confusi da un numero elevato di potenziali prede e queste possono reagire collettivamente per spaventarli. Infine, per ciascun individuo che vive in un gruppo numeroso, la probabilità di essere catturato da un predatore è più bassa.
Un altro caso in cui si utilizza, forse impropriamente, il termine colonia è dato da quelle popolazioni che si stabiliscono su un territorio che non era precedentemente abitato dalla loro specie. Pensiamo a un certo numero di individui appartenenti alla stessa specie di ragno, di chiocciola o di lucertola che, in seguito a uragani e tempeste, si ritrovano sbattuti su un'isola. Riconoscendosi come membri della stessa specie, questi animali si incontrano e si accoppiano, formando una popolazione sull'isola. Questi insiemi di individui fondatori di una nuova popolazione vengono talvolta detti colonie, in analogia con le popolazioni umane che, costrette dalla necessità, abbandonano volontariamente il loro paese e si stabiliscono su territori nuovi colonizzandoli.