cocreazione
(co-creazione), s. f. Il combinare e mettere insieme risorse e capacità per ottenere nuove forme di interazione e servizi.
• Cocreazione. È uno dei termini che il mondo delle imprese va usando sempre più spesso. Non innovare per il consumatore ma con il consumatore. È il riflesso, a livello dei consumi, della transizione dalla Net Economy alla Wikinomics. (Giampaolo Fabris, Repubblica, 22 ottobre 2007, Affari & Finanza, p. 16) • dal lavoro, microcosmo soggettivo, alla storia universale, macrocosmo che sfugge alle determinazioni categoriali di ogni individuo e tutte le ricomprende in modalità spesso inafferrabili. Questo è il mondo del lavoro come co-creazione dell’universo da parte dell’uomo. [Josef] Pieper ‒ come annota Raffaele Iannuzzi nella prefazione ‒ muove da questo nucleo originario, biblico-cristiano-occidentale. (Tempo, 16 gennaio 2011, p. 16, Omnibus) • Il comitato [«Milano per Civati»] è «pronto a raccogliere gli stimoli» da associazioni, mondo del lavoro e dell’impresa e cittadini e annuncia la presentazione di una «piattaforma programmatica partecipata del Pd per Milano e provincia», ovvero il programma politico del Pd per la nuova area metropolitana con «Wetropolis», un «percorso di co-creazione online per la messa in comune di idee e proposte». (Corriere della sera, 3 ottobre 2013, Cronaca di Milano, p. 3).
- Derivato dal s. f. creazione con l’aggiunta del prefisso co-.
- Già attestato nella Stampa del 27 agosto 1993, p. 23, Spettacolo, Cultura e Varietà (Guido Davico Bonino).