COBLENZA (Confluentes dei Romani; ted., nell'uso ufficiale fino al 1925, Koblenz, ora Coblenz; A. T., 51-52)
Città della Germania, 60 m. s. m., capoluogo d'uno dei 5 distretti della Provincia Renana, posta in posizione molto favorevole all'incrocio di vie terrestri e fluviali, dove la Mosella confluisce nel Reno, importante centro militare, commerciale (linea Colonia-Magonza) e turistico. Conta 58.161 ab. (1925), per un quinto evangelici.
L'antica città romana (ben riconoscibile nella pianta attuale) era presso la Mosella, che presso l'angolo nord-ovest di essa (alla prosecuzione d'una via militare che corrispondeva all'odierna Lohrstrasse) era attraversata da un ponte; essa consta attualmente d'un tranquillo quartiere di vecchie case, limitate dall'Alter Graben, Plan, Eltenpfuhl e Kornpfortstrasse. Attorno alla città romana è cresciuta l'Altstadt; le mura che la difesero seguivano a ovest l'odierna Fischelstrasse e quindi una linea spezzata che giungeva fino al Clemens-Platz e al Reno. Alla fine del sec. XVIII e al principio del XIX Coblenza si allargò ancora verso sud, ma la costruzione del castello presso il Reno le impedì di espandersi commercialmente da questa parte. Nel 1816 furono erette nuove opere fortificatorie (corrispondenti al Ring attuale) abbattute nel 1890, dopo di che la città si è allungata ancora verso sud tra il Reno e il monte Kartause fin verso l'isola di Oberwerth; il Reno è in questa parte costeggiato da bei giardini fatti costruire dall'imperatrice Eugenia.
Il porto è presso la Mosella e il commercio riguarda in prevalenza vino, legno, cereali, carbone, cuoio (1925: battelli approdati 2568; merci importate 78.200 tonn., esportate 9800). L'industria fabbrica macchine, pianoforti, sigari.
Sulla destra del Reno, congiunta con Coblenza da un ponte di barche mobile, è la cittadina di Ehrenbreitstein (118 m. s. m.; 6000 ab.), località fortificata su una terrazza fluviale su cui incombono rocce a picco. Un altro ponte (Pfaffendorfer Brücke) è stato costruito in prosecuzione del Ring; ancora più a S. è la Horchheimer Brücke, costituita da due grandi arcate di ferro di 106 m. La Mosella è superata da un ponte ferroviario, recente, e dalla Moselbrücke costruita nel 1344 dal principe Baldovino e rifatta nel 1440. A breve distanza si trova la Burg, antica sede dell'elettore di Treviri. Lo sprone formato da Reno e Mosella, detto Deutsches Eck, ben noto in tutta la Germania, è occupato da un giardino e dalla statua equestre dell'imperatore Guglielmo (1898). Occupata dal 1919 al gennaio 1923 dagli Americani, quindi dai Francesi che l'hanno lasciata nel 1930, Coblenza è stata sede della commissione interalleata (dal 28 luglio 1919) ed è sede dell'Oberpräsidenz e degli altri organi amministrativi della Provincia Renana.
Il distretto di Coblenza ha una superficie dí 6208 kmq. e una popolazione di 791.980 ab. (127 per kmq.).
Monumenti. - Fra gli edifizî più importanti, la collegiata di S. Castore, basilica cruciforme a quattro torri è monumento singolare dell'architettura romanica nella regione renana centrale. Fu consacrata nel 1208 e conserva ancora alcune delle parti costruite dal sec. X al XII. La Liebfrauenkirche, basilica senza transetto, appartiene al pieno fiorire dello stile romanico tra il sec. XII e il XIII, ma il suo coro (1404-1431), di Giovanni von Spey, è perfetto esemplare di stile gotico primitivo; esso forma quasi una basilica a sé. Nella semplice chiesa dei francescani è una tavola di Joerg Breu (1518). Nel collegio dei gesuiti (ora palazzo comunale) di C. C. Sebastiani (1694), le fo me del barocco italiano si unirono con le proporzioni del Rinascimento tedesco, nella facciata caratteristica dalle ritmiche ripartizioni in armonia con la piazza. Notevole il palazzo dell'elettore, costruito nel 1777-1786 per Clemente Venceslao (restaurato nel 1842-1845 dallo Stüler) su progetti di Michele d'Ixnards, che furono parzialmente eseguiti: è il primo e più importante edificio neoclassico in territorio renano. Coblenza ha molte belle case antiche, tra le quali la Knidgen, costruita nel 1764 da Seiz e Eytell, con arredamento ben conservato.
Biblioteche e istituti di cultura. - La Stadtbibliothek, fondata nel 1827, contiene oltre 80.000 volumi; l'antica biblioteca del Ginnasio (1582) ne annovera circa 23.000. Da ricordare particolamiente il Rhein-Museum, fondato nel 1812, che contiene molti documenti e collezioni riguardanti il Reno e la sua valle, dal punto di vista geologico, storico, commerciale, tecnico-industriale, nautico, ecc., e pubblica periodicamente interessanti monografie, oltre ai Beiträge zur Rheinkunde (dal 1925). Il Coblenzer Museumsverein ha un museo di antichità interessante per la conoscenza dell'arte delle provincie renane e pubblica i proprî Jahresberichte.
Storia. - La città trae la sua origine da un castello romano fondato da Druso nell'anno 9 a. C., che faceva parte del piano di fortificazione della frontiera del Reno, e che doveva rendere sicuro il passaggio della Mosella. Nell'epoca del tardo Impero romano, alla fine del sec. V, Coblenza, che ormai era un vicus più popolato, cadde nelle mani dei Franchi Ripuarî. Già sotto i Merovingi Coblenza era una corte reale (palatium) e anche più tardi è stata spesso residenza dei re tedeschi. Enrico II donò Coblenza nel 1018 all'arcivescovo di Treviri; fino al 1253 gli arcivescovi di Treviri esercitavano però i loro diritti su Coblenza per mezzo del loro prefetto (Vogt), il conte palatino (Pfalzgraf) del Reno. Quando nel 1253 l'arcivescovo Arnoldo II assunse direttamente il governo della cita, incontrò la resistenza della cittadinanza che si era nel frattempo rinforzata, ma la vittoria rimase all'arcivescovo. La città fu cinta di mura ed ebbe un castello, nel quale spesso risiedevano gli arcivescovi. La riforma non trovò qui accesso come in tutto l'arcivescovado. Nella guerra dei Trent'anni, la città fu occupata nel 1632 dagli Svedesi e rimase in loro possesso per quattro anni. Invece, nella guerra per la successione palatina, essa resistette nel 1688 a un assedio di 8 giorni da parte dei Francesi. Nel 1690 l'arcivescovo di Treviri trasferì definitivamente la sua residenza a Coblenza. Sotto l'ultimo principe elettore-arcivescovo, Clemente Venceslao (1768-94) ebbe origine il nuovo castello sul Reno. Dopo lo scoppio della Rivoluzione francese Coblenza diventò il quartiere generale degli emigrati francesi. Nell'ottobre 1794 i Francesi entrarono nella citta dopo averla bombardata per alcune ore e Coblenza diventò la capitale del dipartimento del Reno e della Mosella. La pace di Vienna assegnò Coblenza alla Prussia.
Le opere fortificate di Coblenza. - Dopo la guerra del 1870-71 la Germania, attese alla sistemazione difensiva del proprio territorio. Nel quadro di questa sistemazione entrava una linea difensiva del Reno, potenziata da un sistema di piazzeforti, teste di ponte a intervalli in media di una ottantina di km. l'una dall'altra. Alcune piazze già esistevano sul Reno, ed esse furono utilizzate: altre furono create fra il 1875 ed il 1885. Fra le prime è da annoverarsi il campo trincerato di Coblenza, costituito sin dal 1815. Esso comprendeva una cinta continua del nucleo racchiudente l'angolo sud fra i due fiumi e un complesso di forti e d'opere staccate a distanza fra 1 e 2 km. dal nucleo, e cioè: il gruppo d'opere fra la riva sinistra del Reno e la riva destra della Mosella, comprendente il Forte Alessandro con le sue opere adiacenti, il forte Costantino e il forte Blücher, sulle alture del Karthausenberg; 2. il gruppo d'opere fra la riva sinistra della Mosella e la ríva sinistra del Reno, comprendente il forte François, il forte Bubenheim, l'opera Mosella, l'opera di Rubenach e l'opera Neuendorf con due piccole opere in terra; 3. il gruppo d'opere della riva destra del Reno, comprendente le fortificazioni di Ehrenbreitstein e le fortificazioni dell'altipiano di Pfaffendorf. Con la legge del 30 maggio 1873 venivano destinati, fra l'altro,1.160.000 franchi per i miglioramenti da apportare alla piazza di Coblenza. Questi miglioramenti rimasero limitati entro confini molto ristretti, e consistettero essenzialmente nel completamento e nel rinforzo di terrapieni per magazzini e ricoveri: inoltre nella trasformazione con carattere permanente delle opere occasionali Nollendorf, Pleitenberg ed Ehrenbreitstein. Fra il 1898 e il 1905 la vecchia cinta continua fu radiata e venne demolita. Allo scoppio delle ostilità nel 1914, nella sistemazione completiva fatta dalla Germania per le sue piazze del Reno, Coblenza ebbe scarsa parte. Sostanzialmente i lavori si ridussero alla costruzione di ricoveri in calcestruzzo negl'intervalli fra le opere. La guerra non portò ad alcuna operazione militare nella quale Coblenza potesse essere coinvolta. Per il trattato di Versailles dovendo essere demolite le fortifieazioni tedesche situate ad ovest d'una linea a 50 km. a est del Reno, anche Coblenza, come piazza forte, fu radiata e demolita. La demolizione prescritta non fu però totale, trattandosi di opere antiquate. Essa si limitò al colmamento dei fossi, al rasamento dei parapetti fino al livello della banchina e alla distruzione delle vòlte costruite a prova di bomba. Qualche riguardo ed attenuazione furono concessi alla fortezza di Ehrenbreitstein in ragione del suo valore artistico e storico. Una legge speciale ha poi abolito le servitù militari, sì che oggi Coblenza ha completamente cessato d'essere una piazza forte.
V. tavv. CXXXI e CXXXII.
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