Cosmografo greco (forse della seconda metà del sec. 2º a. C.); di lui si ha un trattatello d'astronomia in 2 libri (Kυκλικὴ ϑεωρία μετεώρων "Teoria dei moti circolari dei corpi celesti"), derivato principalmente da Posidonio, esposizione efficace, se pur elementare, delle conoscenze astronomiche della scuola stoica. Si ricordano anche alcune esperienze sulla rifrazione della luce: in particolare, riconobbe che quando un raggio penetra obliquamente dall'aria nell'acqua si accosta alla normale, e il contrario accade nel passaggio inverso.