CLAUDIUS POLLIO PHROUGIANUS, Gaius (Γ. Κλαύδιος Πωλλίων Φρουγιανός)
Scultore greco, forse originario dell'Asia Minore, della prima metà del I sec. d. C., noto dalla firma, in caratteri greci, posta sulla base di una statua rinvenuta a Cuma divisa in 13 pezzi, ora quasi intieramente ricostituita. Si tratta di una copia da originale in bronzo, del V sec. a. C.; nonostante le riserve del Della Seta, il Maiuri identifica la statua Col Diomede (v.) attribuito dal Furtwängler a Kresilas, e pensa quindi che l'eroe stante, con la clamide sulla spalla sinistra, dovesse recare in una mano il Palladio rapito, nell'altra la spada. La copia di Cuma è la migliore di tutte le repliche note, superiore anche alla replica della Gliptoteca di Monaco di età adrianea. La firma del copista appare scritta in rozzi caratteri, probabilmente perché destinata a non esser più veduta, quando la statua fosse stata incastrata nella base. La formula della iscrizione è: Γα(ίου) Κλ(αυδίου) Πωλλίωνος Φρουγιανοῦ ἀπὸ Μουσείου. È necessario perciò sottintendere ἔργον o un altro termine simile. Il nome è completamente romano; l'artista cioè non ha conservato, secondo la norma comune, il proprio nome originario, ma ne ha assunti due, probabilmente anche quello del patrono che ha sostenuto la causa, oltre a quello dell'imperatore. Secondo il Maiuri poi, ἀπὸ Μουσείου non è l'etnico, ma l'indicazione che l'originale dal quale dipende la copia di Cuma, databile nel II sec. d. C., era conservato nel Mouseion di una città a noi ignota (forse Pergamo?).
Bibl.: A. Della Seta, Il nudo nell'arte, Milano-Roma 1930, pp. 280-283; A. Maiuri, Il Diomede di Cuma, in Opere d'arte (Ist. Arch. St. Arte), fasc. II, 1930.