Helvetius, Claude-Adrien
Helvétius, Claude-Adrien Filosofo francese (Parigi 1715 - ivi 1771). Fu esponente dell’illuminismo. Figlio del medico della regina M. Lesczynska, su raccomandazione di quest’ultima nel 1738 fu nominato esattore delle imposte regie. Nel 1751 lasciò gli incarichi a corte per dedicarsi alla direzione delle sue tenute agricole e alla stesura di De l’esprit (1758), la sua opera più famosa. Estremizzando il sensismo di B. de Condillac, H. risolve ogni attività dello spirito nella materia, escludendo così la possibilità di un’anima immateriale. Anche la morale è ricondotta alle sensazioni. Le valutazioni morali sono infatti regolate dall’interesse individuale e dalle passioni naturali (le sensazioni di piacere e di dolore). L’ambiente storico-sociale determina quelle che H. definisce come passioni artificiali dell’individuo: gli uomini sono uguali per natura, è l’ambiente a renderli diversi. Criticato aspramente per il contenuto di De l’esprit, H. fu costretto a ritrattare pubblicamente il suo pensiero. La sua opera influenzò J.S. Mill, J. Bentham e C. Beccaria.