citogenetica
Ramo della genetica che mette in relazione i dati citologici, ricavati dall’osservazione diretta dei cromosomi, con i dati genetici, ottenuti dallo studio della manifestazione e trasmissione dei caratteri ereditari. Campi di studio della c. sono: la costruzione dei cariotipi, cioè l’identificazione del corredo cromosomico di un organismo mediante il conteggio dei cromosomi e l’analisi della loro morfologia (tecniche di colture cellulari in vitro e di differenziazione di varie regioni cromosomiche mediante particolari colorazioni; ➔ bandeggio), fase nella quale si possono mettere in evidenza alterazioni del numero o della morfologia dei cromosomi; lo studio degli effetti genetici delle anomalie cromosomiche. La c. è un utile elemento diagnostico per sindromi a base cromosomica: l’analisi del cariotipo di genitori portatori di anomalie cromosomiche consente di valutare il rischio di prole affetta; nei primi tre mesi di gravidanza è possibile esaminare la costituzione cromosomica del feto, mediante l’analisi del cariotipo su colture di cellule del liquido amniotico (➔ amniocentesi).
Citogenetica molecolare La tecnica denominata FISH (Fluorescent In Situ Hybridization) fornisce uno strumento diretto per identificare anomalie cromosomiche associate a malattie ereditarie o a tumori, per localizzare sequenze specifiche di DNA sui cromosomi e per mappare i geni. La tecnica prevede la preparazione di sonde di DNA specifiche, marcate con nucleotidi legati con una molecola fluorescente. La separazione dei singoli cromosomi con la citometria a flusso ha permesso inoltre la preparazione di sonde da genoteche di DNA specifiche per ogni cromosoma; utilizzando queste miscele di DNA al microscopio a fluorescenza si osservano interi cromosomi colorati (chromosome painting).
La FISH viene comunemente applicata sia nella valutazione citogenetica di anomalie cromosomiche costituzionali sia nella valutazione di specifici marcatori cromosomici di cellule tumorali, come in alcuni tipi di leucemie, linfomi e tumori solidi. Di uso comune per l’osservazione delle anomalie cromosomiche di numero per la diagnosi prenatale della sindrome di Down è la sonda painting del cromosoma 21. La FISH permette un esame più dettagliato delle anomalie cromosomiche di struttura (➔ mutazione): si possono diagnosticare, per es., sindromi dovute a delezione di geni contigui (microdelezioni), solitamente non evidenziabili con le tradizionali tecniche di bandeggio. Con questo metodo sono state individuate anche delezioni o altre anomalie cromosomiche costantemente presenti nei tumori solidi, che possono essere considerate marcatori tumorali.