circuito
circuito termine utilizzato in diverse aree della matematica e dell’informatica.
☐ In geometria elementare, linea chiusa del piano o dello spazio che non interseca sé stessa.
☐ Nella teoria dei grafi, percorso con almeno due archi nel quale il nodo iniziale e il nodo finale coincidono.
☐ In informatica, elemento dell’unità centrale di un elaboratore. L’elaboratore ha un hardware che si compone di circuiti elettronici costruiti per rispondere alle esigenze del calcolo automatico, in modo da dare all’automa ampia potenzialità di elaborazione e calcolo. Gli elementi circuitali elementari operano sulle unità informative binarie 0 e 1 (bit); queste costituiscono i dati in ingresso del circuito che fornisce univocamente il dato elaborato in uscita. I circuiti elementari sono classificabili a seconda dell’operatore binario che li caratterizza (→ circuito logico; → porta logica) e sono schematicamente così rappresentabili (accanto alla tavola di verità di ciascun circuito è schematizzato un esempio del suo rispettivo modo di operare):
• sommatore, che fornisce in uscita la somma logica dei valori in ingresso
• moltiplicatore, che fornisce in uscita il prodotto logico dei valori in ingresso:
• invertitore, che fornisce in uscita il complemento del valore in ingresso:
Se i valori in uscita costituiscono gli ingressi di altri circuiti, nelle varie combinazioni con cui è possibile aggregare i circuiti elementari, si ottengono sistemi complessi di circuiti chiamati circuiti combinatori. Per esempio, il circuito combinatorio che esegue il prodotto logico di due somme logiche è così schematizzabile (A, B, C, D indicano gli ingressi):
Se A = 0, B = 1, C = 1, D = 0 il valore che il circuito combinatorio dà in uscita è: (0 + 1)(1 + 0) = 1 · 1 = 1.