circolazione termoalina
Circolazione prodotta dai flussi di calore e di umidità all’interfaccia aria-mare (calore latente e sensibile, evaporazione e precipitazione) che fanno variare la densità perché cambiano le temperature e salinità in superficie. Flussi di calore e di sale sono determinati alla superficie dalle correnti indotte dal vento, e negli strati profondi da correnti prodotte da differenze in densità. Negli anni Ottanta del secolo scorso fu proposto che tali flussi di calore e di sale fossero ridistribuiti nella circolazione oceanica globale dal cosiddetto nastro trasportatore termoalino, che tuttavia non corrisponde a una descrizione realistica delle correnti oceaniche calde (superficie) o fredde (strati profondi), costituendo una rappresentazione schematica dell’effetto complessivo delle correnti sulla circolazione verticale.
Il nastro trasportatore termoalino illustra graficamente il fattore forzante della circolazione termoalina globale individuato nella cella convettiva nell’Atlantico polare (mare di Groenlandia, mare di Labrador) che produce l’acqua densa profonda del Nord Atlantico. La parte del nastro trasportatore termoalino, tipicamente rappresenta in rosso/giallo, identifica il trasporto netto nelle correnti calde superficiali (strato superiore oceanico di ca. 1000 m). La parte in blu rappresenta invece il trasporto netto nelle correnti fredde profonde. Tale massa d’acqua fredda e densa, originatasi nelle celle convettive dell’Atlantico polare, si propaga nella corrente profonda fino all’Atlantico meridionale, circola intorno al continente antartico con rami che si propagano negli oceani Indiano e Pacifico settentrionali. Qui la massa d’acqua delle correnti è trasportata in superficie dove la temperatura cambia a causa del riscaldamento superficiale dovuto ai flussi di calore aria-mare. Le correnti calde del ramo superficiale del nastro trasportatore riportano la massa d’acqua al luogo di origine nell’Atlantico polare chiudendo così la circolazione. (Pa. M.)