Poetessa inglese (Londra 1830 - ivi 1894), figlia di Gabriele e sorella di Dante Gabriele. Spirito profondamente religioso, la R. fu un'artista spontanea e priva di schemi letterari che si può collocare nel solco della grande tradizione della lirica religiosa inglese. La sua poesia, il cui tema dominante è la meditazione sulla morte, raggiunse intensità e squisitezza formale nell'equilibrio tra arte e istinto.
Cominciò bambina a scrivere versi che furono stampati privatamente (1847) dal nonno Gaetano Polidori; collaborò poi con alcune poesie al periodico dei preraffaelliti The Germ (1850). Condusse vita ritirata; nel 1871 fu colpita dal morbo di Basedow.
Nel 1862 pubblicò una raccolta di poesie che prende il titolo dalla prima, il poemetto Goblin Market, che la rese nota. Il tono fiabesco del poemetto si mantiene, ma con un più scoperto intento allegorico, anche nell'altro, The prince's progress, che, con altre liriche, formò il secondo volume pubblicato con questo titolo nel 1866; ad esso seguirono A pageant and other poems (1881) e New poems (post., 1896). Un'edizione dei suoi Poetical works curata dal fratello William Michael comparve nel 1904; dall'ed. critica a cura di R. W. Crump (The complete poems of Christina Rossetti, 3 voll., 1979-90) è stata tratta, in Italia, un'ampia antologia con trad. it. a fronte (Il cielo è lontano. Poesie 1847-1881, 1995). La R. scrisse anche varie opere religiose in prosa: Annus Domini (1874); Seek and find (1879); The face of the deep: a commentary on the Revelation (1892). Sono da ricordare alcuni libri per bambini: Commonplace (1870); Sing-Song (1872); Speaking likenesses (1874). I versi che scrisse in italiano sono di minor valore.