Scrittore (Landport, Portsea, 1812 - Gadshill Rochester 1870). Sin dall'infanzia, povera e dolorosa, fu a contatto con la vita del popolo londinese, che gli diede un'esperienza feconda. Dopo aver lavorato in una fabbrica di lucido da scarpe, divenne (1828) stenografo parlamentare. Nel 1833 uscirono sul Monthly Magazine i primi Sketches by Boz (pubblicati in volume nel 1836), che contengono già tutti gli elementi caratteristici della sua ispirazione. The posthumous papers of the Pickwich Club (1837), pubblicato a dispense mensili, come poi la maggior parte delle sue opere, gli procurò fama e fortuna immediata; i personaggi incarnavano in modo spontaneo i lati più tipici e costanti del temperamento inglese, e la tecnica era quella cara al D.: l'improvvisazione di episodî e scene intorno a un gruppo di personaggi. Divenuto il romanziere più popolare dell'Inghilterra, fece seguire: Oliver Twist (1838); Nicholas Nickleby (1839); The old curiosity shop (1841); Barnaby Rudge (1841); A Christmas carol (1843); The Chimes (1845); The cricket on the hearth (1846); Dombey and son (1848); David Copperfield (1850); Bleak House (1853); Hard times (1854); Little Dorrit (1857); A tale of two cities (1859); Great expectations (1861); Our mutual friend (1865); Edwin Drood (1870, incompiuto). Si servì della sua popolarità per svolgere una polemica umanitaria e sociale, prendendo di mira molte istituzioni, di cui diede una rappresentazione quasi sempre caricaturale. Dopo aver compiuto un primo viaggio in America, dove si batté per una legge internazionale sui diritti d'autore (American notes, 1842; Martin Chuzzlewit, 1843), e uno in Italia (Pictures from Italy, 1846), tenne pubbliche letture dei suoi romanzi (1858); in tale anno si separò dalla moglie che aveva sposato nel 1837. Fece poi un secondo viaggio in America (1868), riscuotendo enorme successo come conferenziere. Da giovane aveva tentato il teatro e continuò per molti anni ad occuparsene come dilettante. Fondò varî periodici, un quotidiano (The Daily News) e le riviste Household Words (1850-59) e All the year round (1859-70). La sua History of England for children (1852-54) lo dimostra privo di senso storico. L'arte di D. è incline al sentimentalismo e al gusto melodrammatico; sebbene i suoi intrecci siano non di rado improbabili e un po' meccanici, la potenza dei personaggi (talvolta solo abbozzati in dialoghi vivacissimi e spesso troppo caratterizzati in un senso o nell'altro, o molto cattivi o molto buoni) è innegabile. La sua vena umoristica è genuina; ma nonostante l'ottimismo che fa dei suoi romanzi il monumento più tipico dell'età vittoriana, egli fu il primo romanziere che sentì la poesia di certi aspetti e ambienti torbidi e sinistri di una grande metropoli moderna.