Montalembert, Charles Forbes conte di
Politico e pubblicista francese (Londra 1810-Parigi 1870). Entrato (1830) nella redazione de L’Avenir, si unì a Lamennais e a Lacordaire nel sostenere la necessità di un nuovo assetto politico fondato sulla religione cattolica, cui rispondesse un ammodernamento della Chiesa in senso liberale. Nel 1831, entrato a far parte della Camera dei pari, si impegnò per infrangere il monopolio statale dell’istruzione. Sull’esempio dell’esperienza del Belgio, M. cercò di riunire i cattolici in un grande partito politico. Eletto alla Costituente, si trovò di fatto sulle posizioni del partito reazionario. Fu tra i sostenitori di Luigi Bonaparte alla presidenza della Repubblica, votò la legge per la restrizione della libertà di stampa e si batté perché fosse votata la spedizione del generale Oudinot contro la Repubblica romana. Fu ancora accanto a Bonaparte contro la Legislativa, anche dopo il colpo di Stato, che pur non approvandolo non vi si oppose per ragioni di politica ecclesiastica e per timore di una rivoluzione socialista. Non rieletto nel 1857, rimase una figura eminente del partito cattolico per la sua assidua collaborazione al Correspondant, sulle cui colonne sostenne una lunga polemica con gli ultramontanisti, con i quali peraltro si trovò d’accordo nell’appoggiare il potere temporale del papa e nell’avversare la guerra d’Italia. Negli ultimi anni il suo intimo distacco da Roma, accentuato dal Sillabo, si fece sempre più radicale.