TIBILETTI MARCHIONNA, Cesarina
TIBILETTI MARCHIONNA, Cesarina. – Nacque a Milano il 17 novembre 1920. Non si conoscono i nomi dei genitori.
Completati gli studi secondari, si iscrisse all’Università di Milano, dove il 30 giugno 1943 si laureò con lode in scienze matematiche, discutendo una tesi in geometria algebrica. Suo relatore fu Oscar Chisini, direttore dell’istituto di matematica dell’Università, da lui stesso fondato nel 1929 insieme a Gian Antonio Maggi e Giulio Vivanti.
Dopo la laurea, Tibiletti proseguì la sua attività presso l’istituto come assistente volontaria, poi come incaricata e infine come assistente di ruolo e aiuto alla cattedra di geometria analitica con elementi di proiettiva e geometria descrittiva con disegno. Entrò così a far parte, insieme a Modesto Dedò, Carlo Felice Manara ed Ermanno Marchionna (che avrebbe sposato nel 1955), di quel gruppo di allievi di Chisini, a lui particolarmente legati, che «svilupparono la loro attività scientifica a partire dal Maestro ma con originalità e scelte personali secondo le proprie peculiarità e [che] tutti, prima o poi, approdarono alle università milanesi come professori ordinari di discipline geometriche, algebriche ed affini» (Uno sguardo su matematica..., 1999-2000, p. 198). Professore incaricato di matematiche elementari da un punto di vista superiore dal 1950 al 1959, Tibiletti affiancò a questo insegnamento quello della geometria algebrica, di cui conseguì la libera docenza nel 1954.
Trasferitasi all’Università di Ferrara nel 1959, fu dapprima professore straordinario e poi ordinario di geometria analitica con elementi di proiettiva e geometria descrittiva con disegno. Nel 1961 tenne per incarico due corsi di algebra, uno a Ferrara e l’altro a Milano. Nel novembre dell’anno successivo ritornò definitivamente a Milano in qualità di ordinario di algebra, cattedra che avrebbe conservato fino al collocamento a riposo per sopraggiunti limiti di età nel 1996. Dall’anno accademico 1962-63 fu inoltre ininterrottamente incaricata di geometria superiore nel medesimo ateneo.
Autrice di oltre una settantina di pubblicazioni scientifiche e di vari articoli di carattere storico, didattico e divulgativo, Tibiletti lasciò contributi originali e profondi in vari settori della matematica. I suoi primi lavori, sulla scia degli interessi di Chisini, riguardarono per lo più questioni di matematiche elementari da un punto di vista superiore. Sotto questo profilo, i suoi contributi maggiori si riferiscono all’integrazione grafica delle equazioni differenziali (1949) e alle equazioni di quarto grado risolubili per radicali (1947). Altrettanto pregevoli sono gli studi di natura storico-critica sul problema di Apollonio (1946-47) e sulle idee di Felix Klein relative all’evoluzione della geometria (1951).
Fu tuttavia la geometria algebrica a costituire il filo conduttore della produzione di Tibiletti. In questo campo le sue ricerche spaziarono dalla teoria delle curve multiple non diramate ai problemi di esistenza delle funzioni algebriche di più variabili, dalla rappresentazione topologica delle curve algebriche ai problemi di intersezione di curve e superfici. La teoria dei piani multipli, e in particolare un contributo al problema dell’identità birazionale dei piani multipli con data curva di diramazione, la costruzione e l’applicazione di trecce algebriche di curve di diramazione, alcune questioni connesse con i problemi di intersezione di curve e superfici algebriche e la rappresentazione topologica delle curve di una superficie furono fra i suoi oggetti di studio prediletti. A una serie di note apparse negli anni Cinquanta affidò inoltre interessanti e originali considerazioni sul teorema di Noether e le sue estensioni.
A partire dagli anni Sessanta, forse ispirata dall’opera di Guido Zappa, Tibiletti orientò i propri interessi di ricerca verso questioni strutturali e combinatorie, con particolare riferimento alla cosiddetta teoria reticolare dei gruppi. Di algebra continuò a occuparsi fino agli ultimi anni di vita, lasciando pregevoli articoli su vari aspetti fra i quali la nozione di permutabilità e di scomposizione di prodotti sghembi di gruppi così come formulati da László Rédei, i prodotti di gruppi permutabili e le immersioni in prodotti completi, l’ampliamento di automorfismi, gli operatori di chiusura su un reticolo completo, le proprietà reticolari di complessi di un gruppo, i problemi di distanza di permutabilità per gruppi finiti e infiniti.
Il rigore – che costituisce una delle cifre stilistiche dell’intera produzione di Tibiletti –, la cura dei dettagli e la precisione dei suoi scritti matematici contraddistinsero nitidamente anche le sue pubblicazioni di carattere storico, fra cui non si possono tacere le belle panoramiche da lei dedicate alla storia dell’associazione degli insegnanti di matematica Mathesis (Breve storia della Mathesis, 1979), al Seminario matematico e fisico di Milano dal 1927 al 1996 (Il seminario matematico e fisico di Milano (1927-1996), 1997), all’evoluzione della matematica a Milano nel Novecento (Uno sguardo su matematica..., cit.), alla vita e alle opere di Luigi Cremona (Luigi Cremona…, 2005). Emblematiche della sua chiarezza espositiva e del suo felice tratto didattico sono invece le Lezioni di algebra (1976), scritte a quattro mani con il marito Ermanno, e le relative Esercitazioni di algebra (1972, con Vittorio Zambelli), pensati per i ‘suoi’ studenti dell’Università di Milano, ma presto adottati in altri atenei e più volte riediti. Nel lungo periodo trascorso a Milano, Tibiletti si rivolse infine anche al mondo della scuola e, nella sua qualità di presidente della sezione milanese della Società Mathesis, si fece carico della formazione e dell’aggiornamento dei docenti delle medie e superiori.
Le doti di ricercatrice di Tibiletti le valsero numerosi riconoscimenti accademici e istituzionali: fu membro dell’Unione matematica italiana dal 1947 e, in seguito, della Commissione italiana per l’insegnamento della matematica; fu socio corrispondente dell’Istituto lombardo Accademia di scienze e lettere dal 1967 e membro effettivo dal 1990; fece parte con mansioni direttive del progetto nazionale del ministero della Pubblica Istruzione Teoria dei gruppi e algebra commutativa fino alla metà degli anni Novanta. Dal 1983 al 1988 fu inoltre direttrice del Seminario matematico e fisico di Milano e in tale veste organizzò numerose conferenze, sia di sintesi sia specialistiche, affidate a eminenti studiosi italiani e stranieri allo scopo di promuovere le linee di ricerca matematica di maggiore attualità e rilevanza sotto il triplice profilo teorico, applicativo e storico-didattico.
Attiva sul fronte della ricerca e della scuola anche dopo il pensionamento (ad esempio, prese parte con assiduità alle conferenze del Seminario matematico e fisico fino agli ultimi mesi di vita), fu sempre circondata dall’affetto degli studenti e dalla stima dei colleghi che per decenni l’avevano «identificata con l’algebra della sede milanese di matematica» (R. Betti, Un ricordo della prof. Marchionna Tibiletti, http://matematica-old.unibocconi.it/betti/marchionna.htm, 20 maggio 2019).
Morì a Milano il 7 novembre 2005.
Opere. Esercitazioni di algebra, Milano 1972 (con V. Zambelli); Lezioni di algebra, Milano 1976 (con E. Marchionna); Breve storia della Mathesis, in Periodico di matematiche, s. 5, LV (1979), pp. 81-87; Il seminario matematico e fisico di Milano (1927-1996), in Rendiconti del Seminario matematico e fisico di Milano, LXVII (1997), pp. 27-47; Uno sguardo su matematica e matematici nell’Università degli studi di Milano dal 1924 al 1974, ibid., LXIX (1999-2000), pp. 193-236; Luigi Cremona: la vita e le opere, in Luigi Cremona (1830-1903). Convegno di studi matematici... 2003, Milano 2005, pp. 5-20.
Fonti e Bibl.: C. T. M., in Dizionario delle scrittrici italiane contemporanee (arte, lettere, scienze), a cura di M. Gastaldi - C. Scano, Milano 1961, p. 299 (con elenco delle pubblicazioni); Dizionario biografico delle donne lombarde. 1568-1968, a cura di R. Farina, Milano 1995, p. 1072; M. Bianchi, Scomparsa di C. T. M., in Notiziario dell’Unione matematica italiana, XXXII (2005), 12, pp. 18 s.; S. Linguerri, C. T. M (1920-2005), in Dizionario biografico delle scienziate italiane (secoli XVIII-XX), II, Matematiche, astronome, naturaliste, Bologna 2012, pp. 165-170; R. Betti, Un ricordo della professoressa C. T. M., in MATEpristem, http://matematica.unibocconi.it/articoli/un-ricordo-della-prof-marchionna-tibiletti (20 maggio 2019); S. Linguerri, C. T. M., in Scienza a due voci, http://scienzaa2voci.unibo.it/biografie/1196-tibiletti-marchionna-cesarina (20 maggio 2019). Nella stesura della voce, sono stati utilizzati anche appunti da G. Zappa, Ricordo di C. T. M., in occasione di un convegno organizzato dal Seminario matematico e fisico di Milano e dal dipartimento di matematica Federigo Enriques dell’Università degli studi di Milano il 7 novembre 2006; L. Di Martino, Commemorazione del membro effettivo C. T. M., tenuta a Milano in occasione dell’adunanza dell’Istituto lombardo Accademia di scienze e lettere il 17 gennaio 2008.