Vedi CESARE dell'anno: 1959 - 1994
CESARE (v. vol. II, p. 521)
Negli ultimi venti anni sono stati identificati diversi ritratti di C. sulla base di una vaga somiglianza fisiognomica; ma tale criterio non può essere considerato esauriente, poiché è molto probabile che anche ritratti di personaggi anonimi fossero influenzati dall'iconografia del dittatore.
In mancanza di altri indizi affidabili, soltanto due tipi di ritratti possono essere considerati realmente raffigurazioni di Cesare. Quando egli era ancora in vita fu creato il prototipo del tipo «Tusculum», ispirato ai ritratti monetali; esso può essere testimoniato con sicurezza da una testa rinvenuta nel foro di Tusculum, attualmente conservata nel Museo delle Antichità di Torino. Altri due esemplari sicuri si trovano a Woburn Abbey e in una collezione privata a Firenze. Soltanto i ritratti appartenenti a questo tipo rappresentano C. in maniera abbastanza realistica. La testa è caratterizzata da una forma del cranio insolitamente allungata, con la fronte calva e pronunciata e caratterizzata da un viso che irradia intellettualismo, distacco e ironia.
Al contrario, un altro tipo di ritratto, del quale finora sono noti soltanto dieci esemplari, rappresenta una personalità «costruita». Al posto dell'espressione veristica del ritratto di Tusculum troviamo un viso d'asceta, deciso e con un'impronta di volontà e capacità di imporsi. Questa correzione risale evidentemente agli anni successivi alla morte di C. (44 a.C.) e alla sua divinizzazione (42 a.C.). La maggior parte delle repliche fu probabilmente prodotta negli anni 30 e 20 del I sec. a.C., quando in tutte le città italiche furono innalzate statue del Divus Julius. Gli esemplari visibili nel Palazzo dei Conservatori e a Parma sono realizzati in scala minore rispetto al naturale, il che fa pensare che fossero di proprietà privata.
Il prototipo di questo ritratto è stato tramandato in due varianti. La prima è rappresentata dagli esemplari conservati a Pisa e nel Palazzo Pitti a Firenze. Nella capigliatura e nell'espressione rivelano ancora tratti pieni di pàthos.
Al contrario, la versione B, individuabile in maniera più evidente nella testa del Vaticano (Sala dei Busti, 711), rivela una forma pacata e abbellita di tipo classicistico.
Di particolare interesse è la colossale statua con corazza, attualmente conservata nel Palazzo Senatorio sul Campidoglio, come pure la testa, anch'essa di grandezza superiore a quella naturale, appartenente alla Collezione Farnese a Napoli, scultura risalente a età traianea. Alla base di entrambe le opere è ancora il tipo « Tusculum»; tuttavia le forme sono espresse nello stile rappresentativo dell'età traianea. In luogo della caratteristica forma del cranio con ampio occipite e il taglio carenato del viso vi sono tratti equilibrati e un viso di proporzioni classiche. Tutto ciò che vi era di individuale nel modello originario si trasforma qui in monumentale, senza tempo; la somiglianza con i ritratti di Traiano, soprattutto con il ritratto del «Decennale», è inequivocabile. Dal momento che non sono note le condizioni in cui furono realizzati tali ritratti traia- nei, si possono soltanto congetturare significati di carattere politico-ideologico: o Traiano come generale aveva acconsentito a essere associato direttamente al C. conquistatore, oppure le statue colossali derivano dai cicli di statue degli imperatori precedenti che sappiamo erano state erette nel Foro di Traiano.
Bibl.: R. Herbig, Neue Studien zur Ikonographie des Gaius lulius Caesar, in Gymnasium, LXXII, 1965, p. 171; F. S. Johansen, Antichi ritratti di Caio Giulio Cesare nella scultura, in AnqlRom, IV, 1967, pp. 7-68; E. Simon, Neue Literatur zum Caesarporträt, in D. Rasmussen (ed.), Caesar (Wege der Forschung, 43), Darmstadt 1967, p. 67 s.; H. v. Heintze, Ein spätantikes Bildnis Caesars, in Studies in Classical Art and Archaeology. A Tribute to P. Η. von Blanckenhagen, New York 1979, p. 291 ss.; L. Faedo, Ritratti e statue romane, in S. Settis (ed.), Camposanto Monumentale di Pisa. Le Antichità, II, Modena 1984, p. 133, n. 68; L. Giuliani, Bildnis und Botschaft, Francoforte 1986, p. 202; F. S. Johansen, The Portraits in Marble of Gaius Iulius Caesar, in Ancient Portraits in the P. Getty Museum, I, Malibu 1987, pp. 17-40; K. Fittschen, P. Zanker, Katalog der römischen Porträts in den Capitolinischen Museen und den anderen kommunalen Sammlungen der Stadt Rom, II, in corso di stampa.
Sulle statue di C. con iscrizioni: S. Weinstock, Divus Julius, Oxford 1971, p. 407 e passim G. Lahusen, Untersuchungen zur Ehrenstatue in Rom, Roma 1983, passim.