SALUZZO, Cesare
Nato a Torino il 14 giugno 1778, morto nel suo castello di Monesiglio il 6 ottobre 1853. Era figlio del conte Angelo S., gran mastro d'artiglieria, fondatore dell'Accademia delle Scienze di Torino. Laureatosi in legge a diciassette anni nell'università di Torino, della quale subito dopo fu rettore (24 novembre 1795), continuò assiduamente negli studî, diventando membro corrispondente, poi residente dell'Accademia delle Scienze. Durante la dominazione francese in Piemonte il S. si tenne appartato dalla vita politica, preferendo gli studi storici e filosofici, dei quali diede saggio con una Vita di Gian Bernardo da Corio (1808), con un volume steso in francese Sur l'utilité des études morales e con l'altro intitolato Introduzione ai primi principî della morale filosofica; ma, sopraggiunta la restaurazione, ebbe incarico di riordinare l'accademia militare di Torino, che poi diresse per lunghi anni. Nel 1821 fu nominato luogotenente colonnello e nel 1830 Carlo Felice lo scelse per precettore dei figli di Carlo Alberto, principe di Carignano, incarico che Carlo Alberto, salito al trono (1831), gli confermò, promovendolo maggior generale. Nel 1835 il S. fu nominato gran mastro d'artiglieria e nel 1837 presidente della deputazione di storia patria. Cavaliere dell'Annunziata nel 1840, l'anno dopo cessò dalla carica di governatore dei reali principi, ma Carlo Alberto lo creò suo grande scudiere. Succedette nel 1847 a Prospero Balbo nella presidenza della commissione reale incaricata di raccogliere i documenti riguardanti la storia degli stati sardi. Non fu troppo entusiasta della promulgazione dello statuto, e tuttavia, quando Carlo Alberto partì per il campo, egli volle seguirlo, ma si ammalò e fu costretto a tornare indietro prima del passaggio del Ticino.
G. B. Calvetti, Cenni biografici di C. S., Torino 1854; M. Depoisier, Notice biographique sur le chevalier C. S., Parigi 1863.