centrale
Impianto tecnico di particolare importanza in un certo ambito.
Centrale elettrica Impianto per la produzione di energia elettrica su scala industriale. Elementi essenziali di una c. sono i generatori elettrici e i motori (motori primi) destinati ad azionare i generatori; completano l’impianto gli organi di manovra, di regolazione e di protezione, i quadri con gli strumenti di misura e di controllo, le apparecchiature ausiliarie. Di solito fa parte della c., come impianto annesso, una stazione di trasformazione per elevare la tensione prodotta e alimentare le linee di trasporto a distanza dell’energia elettrica. In tutte le c., il generatore elettrico è costituito da una macchina sincrona, anche quando la trasmissione d’energia è poi effettuata in corrente continua.
A seconda della natura dell’energia che viene trasformata in energia elettrica, si distinguono:
• c. idroelettriche, che utilizzano l’energia meccanica di masse d’acqua, provenienti da bacini naturali, o più spesso artificiali, o da corsi d’acqua, attraverso opere di raccolta e di convogliamento (dighe di sbarramento, canali di presa, camere di carico e condotte forzate), per azionare turbine idrauliche accoppiate ai generatori;
• c. termoelettriche, che trasformano l’energia termica sviluppata da combustibili fossili e utilizzano l’espansione dei gas combusti o del vapore d’acqua prodotto ad alta pressione in apposite caldaie;
• c. elettronucleari (o nucleotermoelettriche o nucleari), in cui il vapore da inviare in turbina viene ottenuto a partire da energia termica sviluppata dalla fissione controllata di un combustibile nucleare (uranio, plutonio ecc.; ➔ nucleare, industria);
• c. geotermoelettriche, che sfruttano vapore acqueo alimentato dal calore endogeno terrestre per azionare turbine a bassa pressione;
• c. elioelettriche (o solari), in cui si utilizza il calore raggiante solare (➔ solare, industria dell’energia);
• c. eoliche (o aeroelettriche), che impiegano l’energia dei venti per far funzionare gli aeromotori (➔ eolica, industria);
• c. maremotrici (o talassoelettriche), che utilizzano l’energia del moto ondoso del mare o quella associata ai cambiamenti di livello provocati dalle maree o quella ottenibile dalla differenza di temperatura tra le acque di superficie e le acque profonde (➔ rinnovabili, fonti);
• c. a ciclo combinato, che utilizzano più cicli termodinamici per incrementare il rendimento complessivo, tipicamente un ciclo superiore costituito da una turbina a gas, i cui gas di scarico ad alta temperatura si usano per produrre vapore per il ciclo termodinamico inferiore (con rendimento che può avvicinarsi al 60%).
Miglioramento o sostituzione con nuovi elementi essenziali di un impianto per la produzione di energia elettrica. Intervento finalizzato all’aumento della potenza installata, o del rendimento del ciclo di produzione, o alla riduzione dell’impatto ambientale, con eventuali benefici per il produttore sui mercati dei certificati verdi (➔ certificazione ambientale) o dei titoli di emissione (ETS; ➔ emissione in atmosfera).