CELIO ANTIPATRO (L. Coelius Antipăter)
Storico della prima metà del sec. II a. C. Di lui si citano la Guerra punica, gli Annali e le Storie. Probabilmente non si tratta che di diversi titoli della stessa opera. Le citazioni non vanno oltre il settimo libro, e tutta l'opera si congettura abbracciasse una decina di libri. Non sono sempre determinabili le relazioni di C. con Livio; certo questi lo conobbe, ma è arbitrario spiegare con la consultazione di C. ogni divergenza dal racconto di Polibio. Probabili sono le relazioni di C. con Dione Cassio e con Plutarco; ma, per la scarsezza e tenuità dei frammenti pervenutici, sono difficili ben fondate induzioni.
Bibl.: Gensel, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., IV, coll. 184-196, dove è citata tutta la letteratura moderna anteriore alla fine del sec. XIX. Di questa ricorderemo solo Wölfflin, Anti v. Syr. u. Caelius Antipater, Winterthur 1878, p. 23 seg.; Peter, Historic. Roman. reliquiae, I, 2ª ed., Lipsia 1914, pp. ccxi-ccxxxvii, 158-177; A. Anastasi, Quatenus T. Livius L. Coelio Antipatro auctore usus sit, Acireale 1905; E. Pais, Storia critica di Roma, I, Roma 1913, p. 96; G. De Sanctis, Storia dei Romani, II, ii, Torino 1907, pp. 68, 181.