Enzima appartenente a una famiglia di proteasi che partecipano alle reazioni che iniziano e portano a compimento la risposta di morte cellulare programmata (➔ apoptosi). Le c. sono proteine ricche di residui di cisteina che, attivate, idrolizzano le proteine bersaglio a livello di residui di acido aspartico. Ogni organismo possiede una specifica famiglia di caspasi. Per es., i geni ced (➔) codificano c. in Caenorhabditis elegans e alcune di esse presentano un notevole grado di omologia con le c. dell’uomo. Nella cellula ogni c. è presente in uno stato inattivo, lo zimogeno, che si trasforma in una c. attiva dopo taglio proteolitico da parte di un enzima. Esistono due tipi di c., detti enzimi iniziatori ed enzimi esecutori. Gli iniziatori sono tagliati in risposta a segnali di attivazione di apoptosi. A loro volta ciascun iniziatore provoca l’idrolisi di una delle c. della classe degli esecutori, la quale ne idrolizzerebbe un’altra e così via. Oltre ad attivare altre c., le molecole di esecutore attive possono determinare, mediante idrolisi delle proteine bersaglio, gli eventi che causano l’apoptosi. Uno dei bersagli è una proteina che si lega a una endonucleasi del DNA, bloccandola e sequestrandola nel citoplasma. Quando questa proteina è idrolizzata, l’endonucleasi entra nel nucleo e taglia il DNA. Questo spiegherebbe la tipica frammentazione del DNA osservata nelle cellule in apoptosi. La perdita della normale forma cellulare è determinata dall’attivazione da parte di una c. della proteina che idrolizza l’actina, componente fondamentale del citoscheletro (➔ citoplasma).