Storico (Napoli 1784 - ivi 1858); durante i moti del 1820-21 fu redattore del periodico liberale Minerva napolitana e intendente di Basilicata. Esiliato dalla reazione (1824), iniziò un periodo di viaggi di studio che si protrasse anche dopo la grazia (1826). Si precisò così il suo interesse per gli studî di storia medievale, iniziati con il Veltro allegorico di Dante (1825), seguito dal Veltro allegorico dei Ghibellini (1832; 2a ed. 1855), promossi con la fondazione a Napoli della Società Storica, che presiedette (1844-47), e culminati nella Storia d'Italia nel Medioevo (4 voll., 1839-55), che si arresta al periodo longobardo: opera nella quale si sostiene l'importanza determinante del papato nella formazione della civiltà italiana medievale. Di tendenza neoguelfa e moderata, durante la rivoluzione del 1848 T. collaborò al giornale Il Tempo e fu presidente di gabinetto (3 apr. - 15 maggio). Lasciò anche scritti sulle maggiori collezioni di fonti italiane (1832) e abbondanti Annotazioni agli Annali di L. A. Muratori (post., 2 voll., 1869-71).