FRACCI, Carla
Ballerina, nata a Milano il 20 agosto 1936. Studiò presso la scuola della Scala, dove divenne prima ballerina nel 1958. Si perfezionò inoltre con V. Volkova, a Londra, a Parigi e a New York. Romantica ed espressiva, dotata di un bellissimo port de bras, è interprete ideale del repertorio classico ed è una indimenticabile Giselle (1967). Sa essere tuttavia drammatica in Francesca da Rimini (1965), spiritosa in Coppelia (1961), lirica e intensa nel Lago dei cigni (1973). Qualità, queste, che le permettono di eccellere sia in creazioni contemporanee quali Romeo e Giulietta (1958) e Les Demoiselles de la nuit (1964) sia nei numerosi balletti per lei concepiti dal marito, il regista B. Menegatti, e realizzati dal coreografo L. Gai (Pelléas et Mélisande, 1970; Il fiore di pietra, 1973). Ha formato una coppia ideale con il danese E. Bruhn ma ha ballato e balla con i massimi danzatori del nostro tempo fra cui R. Nureev, A. Amodio, J. Urbain, I. Nagy, V. Vassiliev, P. Bortoluzzi e M. Barishnikov, ospite dei maggiori teatri del mondo e prima ballerina presso l'American Ballet Theatre. Svolge anche una saltuaria attività nel cinema (Giselle, 1968) e in televisione.
Bibl.: A. Livio, Etoiles et ballerines, Parigi 1965; E. Jakob, C. Fracci, in Dance Magazine, nov. 1970; A. Testa, Discorso sulla danza e sul balletto, Roma 1970; I. Lidova, C. Fracci, in Les saisons de la danse, giugno 1972; L. Rossi, Storia del balletto, Bologna 1972; T. Tobias, Visiting C. Fracci, in Dance magazine, genn. 1974; L. Arruga, Perché C. Fracci?, Padova 1974.