CAMPANI (o Campana), Niccolò, detto Strascino
Rimatore e recitatore faceto, nato a Siena nel 1478, morto a Roma, dove fu degli Scutiferi apostolici, nel 1523. Abile nell'improvvisare e nel toccare la cetra, tenne allegre le brigate alla corte di Leone X e, occasionalmente, a quella dei Gonzaga. Oltre ad alcuni capitoli burleschi e a un Lamento in ottave sull'immonda malattia che pare lo affliggesse per otto anni, ci restano di lui tre farse in terza rima: lo Strascino (1511), donde gli venne il nomignolo, il Magrino (1516) e il Coltellino (1520), di carattere popolare sia per la lingua, che è l'idioma senese, e sia per l'argomento. Interlocutori sono rozzi contadini, che o reggono tutta l'azione o vi entrano episodicamente, portandovi la nota comica della loro furberia o ingenuità o marioleria. Le rime di N. C. detto lo Strascino da Siena furono raccolte e illustrate da C. Mazzi (Siena 1878).
Bibl.: V. Cian, in una nota al libro II, cap. 50 del Cortegiano del Castiglione, 3ª ed., Firenze 1929.