cambio
Due occorrenze in Cv IV XI 13, col valore di " scambio ", durante la dimostrazione della viltà delle ricchezze: E quanto fa bello cambio chi di queste imperfettissime cose dà per avere e per acquistare cose perfette... / Lo cambio ogni die si può fare.
Le due occorrenze di Detto 247 e 248 Per che 'l me' cor sì chiar'ha / di non far già mai cambio / di lei a nessun cambio, presentano nel primo caso il significato di " scambio " che abbiamo rilevato nel Convivio, nel secondo il significato tecnico-mercantile: a nessun " tasso di cambio ", per quanto favorevole.