caldei
Popolazione della Bassa Mesopotamia, attestata dal 9° sec. a.C., di immigrati di origine semitica occidentale, stanziatisi lungo il basso Eufrate, dove diedero vita a cinque Stati di origine tribale: Bit Ammukani, Bit Dakkuri, Bit Yakin e le minori Bit Sha’alli e Bit Shilani. Per la forte organizzazione politica, con capi che assursero al titolo di re, e la florida economia agricola e commerciale (con prodotti provenienti dall’Arabia e dal Golfo Persico), erano ben diversi dalle povere tribù pastorali degli aramei orientali (lungo il Tigri). Si opposero strenuamente alla conquista assira (specie con Marduk-apla-iddina), furono ripetutamente vinti, ma fu una dinastia di origine caldea (con Nabopolassar e Nabucodonosor II) a metter fine all’impero assiro e a regnare in Babilonia dal 625 al 539, quando Nabonedo fu vinto da Ciro il Grande. Inseriti nell’impero persiano, rimasero l’etnia dominante in Babilonia, e il mondo greco recepì poi come «caldee» la scienza e la magia tardobabilonese.