(o calciocianamide) Fertilizzante artificiale azotato, CaCN2, preparato nel 1898 da F. Rothe e H. Freudenberg facendo reagire ad alta temperatura l’azoto con il carburo di calcio:
CaC2+N2 ⇄CaCN2+ C.
Si presenta in masse bianche che per riscaldamento a 1300 °C si decompongono senza fondere. A temperatura ordinaria reagisce con l’acqua formando idrato di calcio e cianammide, che polimerizza poi in diciandiammide; trattata con vapor d’acqua a elevata temperatura, svolge ammoniaca. Il prodotto in commercio è una polvere grigio-nera, costituita dal 60% di CaCN2, dal 20% di ossido di calcio, dal 10% di carbone e dal 10% di altre impurezze, come silice, carburo di calcio, prodotti solforati e fosforati. Si ottiene industrialmente facendo passare una corrente di azoto alla temperatura di circa 1100 °C attraverso uno strato di carburo di calcio polverizzato. La presenza di cloruro e di fluoruro di calcio abbassa a 700-800 °C la temperatura di azotazione. Il carburo di calcio, macinato molto finemente in un mulino a palle, viene introdotto in forni di azotazione cilindrici verticali, che hanno al centro un elettrodo di carbone di storta. Questo, riscaldato dal passaggio di una corrente elettrica, serve a innescare la reazione, che è esotermica e si mantiene da sola. L’azoto è introdotto dal basso e reagisce col carburo, formando la c. e liberando carbonio che colora in grigio scuro la massa porosa risultante, la quale è poi finemente macinata.