La più grande delle vespe nostrane (Vespa crabro; v. fig.) largamente diffusa in Italia, di color bruno, con l’addome variegato di giallo.
Forma società temporanee i cui componenti (femmine sterili o operaie, e maschi) muoiono in autunno. Poche femmine fecondate svernano in nascondigli. Nella primavera successiva, ciascuna ‘regina’ inizia la costruzione di un nido e la deposizione delle uova, da cui nascono le operaie, che continuano la costruzione del nido e allevano le larve, alimentate con insetti e ragni. I nidi, situati nei tronchi cavi o nelle spaccature dei grossi muri, nei camini abbandonati ecc., sono assai voluminosi (qualche decimetro di diametro) e sono fatti di legno masticato e mischiato con la saliva, ridotto a una pasta.
Le punture delle femmine (i maschi sono privi di pungiglione) sono assai dolorose e talvolta pericolose.