coccodrilli, caimani e alligatori
I grandi sopravvissuti
I coccodrilli sono gli unici grandi rettili sopravvissuti all'estinzione avvenuta 65 milioni di anni fa, che ha portato alla scomparsa dei dinosauri. Si trovano esclusivamente in paesi tropicali e prevalentemente nelle acque dolci. Predatori e ovipari, mostrano sorprendenti cure per i loro piccoli, davvero insolite per i rettili. La temperatura di incubazione delle uova decide il sesso del piccolo che nascerà e il destino della popolazione. Perseguitati per la triste fama di divoratori di uomini ma soprattutto per la loro pregiata pelle, diverse specie di coccodrilli, caimani e alligatori rischiano di estinguersi nei prossimi anni
L'ordine dei Coccodrilli, detti anche Loricati, comprende i più grandi rettili viventi. Anche se i grandi serpenti (pitoni e anaconda) li superano in lunghezza, conservano il primato della massa corporea, con un peso che arriva oltre i 750 kg. La lunghezza dei coccodrilli viventi ordinariamente non supera i 7 m; tuttavia, negli anni passati, sono stati segnalati esemplari eccezionali di coccodrillo marino lunghi più di 10 m. Dimensioni a parte, i coccodrilli rappresentano davvero dei fossili viventi. I loro antenati, i cosiddetti Mesosuchi, vissuti circa 200 milioni di anni fa insieme ai dinosauri, non erano molto diversi dai coccodrilli attuali.
Come tutti i gruppi animali sopravvissuti alle grandi estinzioni del passato, i coccodrilli sono rappresentati da un numero ridotto di specie, in tutto 22, divise in tre famiglie: Crocodilidi, Alligatoridi e Gavialidi. Sono adattati a vivere nell'ambiente acquatico, come si vede dalle narici e dagli occhi che emergono dal pelo dell'acqua mentre l'intero corpo dell'animale si trova nascosto sotto la superficie. Ciò consente a questi predatori di rimanere immersi a lungo in attesa degli animali che si recano a bere sulle rive di laghi e di fiumi.
La coda muscolosa e schiacciata lateralmente permette ai coccodrilli di compiere improvvisi salti fuori dell'acqua avventandosi sulla preda. Dopo aver afferrato il malcapitato animale con le terribili mascelle, il coccodrillo si rotola nell'acqua per lacerarne il corpo. Nella dieta dei coccodrilli rientrano tutti gli animali acquatici e terrestri che vivono nelle loro acque o che le frequentano saltuariamente: mammiferi e uccelli di qualsiasi specie, rettili, rane e pesci sono l'alimentazione degli adulti; libellule, gamberi e chiocciole sono il cibo prevalente dei giovani.
Il dorso dei coccodrilli presenta numerose piastre ossee sovrapposte alle squame, che aumentano la robustezza della loro pelle. La superficie ventrale è coperta da squame lisce: questo tipo di pelle è un prodotto assai richiesto dall'industria delle borse. Ciò ha provocato carneficine che hanno portato sull'orlo dell'estinzione diverse specie di coccodrillo. Oggi, per garantire la conservazione delle specie e nello stesso tempo soddisfare le richieste del mercato, in molti paesi tropicali sono state realizzate le crocodile farms, ovvero fattorie dove vengono fatte incubare le uova e allevati i piccoli fino al raggiungimento delle dimensioni ottimali per il commercio. In questo modo le uova prelevate in natura sono compensate dalla minore mortalità dei giovani che vengono fatti crescere in zone protette. Infatti, in natura, sia le uova sia i piccoli coccodrilli vengono predati da molti animali: varani e mammiferi carnivori (manguste, sciacalli e altri) si nutrono delle uova, mentre diversi uccelli (aironi, cicogne e altri) e Pesci di grossa taglia divorano i piccoli coccodrilli.
Diversamente da ciò che avviene nella generalità dei rettili, i coccodrilli hanno sviluppato sorprendenti cure parentali. Infatti, se i genitori si occupano dei loro piccoli, è più difficile che questi diventino il pasto dei predatori. Lucertole, serpenti e tartarughe si limitano a deporre le uova in luoghi adatti ma poi abbandonano la prole al proprio destino.
Invece, le femmine dei coccodrilli sorvegliano il nido tenendo lontani i possibili predatori. Inoltre, quando i piccoli stanno per uscire dall'uovo ed emettono caratteristici suoni, la madre li aiuta a emergere dal guscio e dal materiale vegetale di cui è formato il nido. Infine li prende delicatamente con la bocca e li scorta fino all'acqua, evitando che molti di essi vengano subito divorati.
Un altro fattore che regola le popolazioni di coccodrilli (come anche di altri rettili) è la determinazione termica del sesso: vuol dire che il sesso del nascituro dipende dalla temperatura dell'ambiente in cui sono incubate le uova. Per esempio, nel caso dell'alligatore del Mississippi, al di sotto dei 30 °C nascono solo femmine, sopra i 34 °C solo maschi, mentre a temperature intermedie possono nascere sia maschi sia femmine. Questa caratteristica deve essere tenuta ben presente durante i progetti di conservazione dei coccodrilli in natura e il loro allevamento in cattività.
La famiglia dei Crocodilidi comprende 14 specie diffuse nelle regioni tropicali sia del Vecchio che del Nuovo Mondo. La specie più nota è il coccodrillo del Nilo (Crocodilus niloticus), diffuso in tutta l'Africa e tristemente famoso per i frequenti attacchi all'uomo. Gli antichi Egizi veneravano il dio Sobek, che aveva la testa di coccodrillo. Inoltre mantenevano in vita coccodrilli sacri dentro apposite piscine, poi li mummificavano e li chiudevano nelle tombe dei faraoni. Un'altra specie che spesso aggredisce l'uomo è il coccodrillo marino (Crocodylus porosus) diffuso nella regione indopacifica, soprattutto nei mari dell'Australia e dell'Indonesia. Nonostante il nome, questa specie frequenta anche le acque dolci ed è il più grosso rettile vivente.
Caimani e alligatori sono diffusi nei fiumi, nei laghi e nelle paludi dell'America centromeridionale (tranne una specie presente in Cina). Si riconoscono dai Crocodilidi per il meccanismo di chiusura delle mascelle: i denti della mascella superiore si chiudono in modo che quelli della mandibola non siano visibili dall'esterno; nei Crocodilidi, invece, si possono osservare di profilo sia denti mascellari che mandibolari. Mentre i caimani vivono principalmente nella fascia tropicale, l'alligatore del Mississippi (Alligator mississipiensis) si trova nel Sudest degli Stati Uniti, dal Texas alla Florida. Questa specie può raggiungere i 4 m di lunghezza, anche se oggi individui di questa taglia sono diventati rari a causa della caccia commerciale. La dieta dell'alligatore comprende sia pesci sia mammiferi di grossa taglia come i cervi. Sono noti anche casi di attacchi all'uomo. Assai interessante è l'alligatore della Cina (Alligator sinensis), localizzato in una ristretta area dello Yang Tze, testimone di antiche relazioni tra la fauna cinese e quella nordamericana. Purtroppo, questa specie si trova in grave pericolo di estinzione a causa del bracconaggio e per l'alterazione del suo ambiente. È una specie di piccola taglia che non supera i 2 m di lunghezza. Si nutre prevalentemente di molluschi (chiocciole e bivalvi), ma anche di rane, serpenti e ratti.
Nei fiumi e nei laghi dell'India settentrionale e della Birmania vive ancora uno dei coccodrilli più strani, unico rappresentante della famiglia dei Gavialidi. Si tratta del raro gaviale del Gange (Gavialis gangeticus), oggi minacciato di estinzione, che può superare i 6 m di lunghezza. Caratterizzato da un muso assai stretto e allungato, fornito di circa 100 denti tutti uguali, questo coccodrillo non è pericoloso per l'uomo poiché la sua dieta comprende quasi esclusivamente pesci. Agitando il muso in un banco di pesci, il gaviale provoca gravi ferite a numerosi individui che poi raccoglie e divora. Sulla terraferma, questa specie è molto impacciata a causa delle zampe piuttosto deboli ed incapaci di sollevare il corpo dell'animale dal suolo.