BULGARO
. Grande giureconsulto italiano, uno dei quattro primi glossatori dello studio bolognese che la tradizione vuole scolari d'Irnerio. Probabilmente nativo di Bologna, si ha la prima notizia di lui nel 1154. Ma in quell'anno doveva essere già noto per l'insegnamento nello studio bolognese, se nel 1158 prese parte, per invito dell'imperatore Federico Barbarossa, alla dieta di Roncaglia per stabilire le regalie spettanti all'Impero sull'Italia comunale; ciò che procurò a lui la benevolenza imperiale, sicché si disse anche che egli fosse stato incaricato imperiale a Bologna e fu accusato, com'è noto, di servilismo a danno dei comuni. Odofredo al contrario ce lo dipinge uomo di specchiata rettitudine, narrandoci al riguardo varî episodî della sua vita e del suo dissidio col glossatore Martino, dissidio che aveva il suo fondamento in divergenze molteplici di vedute nel campo scientifico, sì da dar luogo a una vera antitesi di scuola tra i due glossatori.
La straordinaria competenza, l'acume giuridico e la forma concisa ed esatta della sua esposizione, procurarono a questo giureconsulto il meritato epiteto di os aureum. Egli ebbe suoi scolari fra gli altri Giovanni Bassiano e Alberico da Porta ravennate. Morì senza figli a Bologna il 1° gennaio 1167. Della sua opera scientifica ci restano un apparato De regulis iuris, condotto con ottimo metodo e purezza di stile, un breve trattato procedurale De iudiciis, e glosse varie.
Bibl.: Edizioni del De reg. iur., Colonia 1587, Bonn 1856; del De iudiciis, in Wunderlich, Anecdota; Quaestiones, disputate alla sua scuola, edite da F. Patetta, in Gaudenzi, Bibl. iurid. med. aevi, II. Vedi anche Hänel, Zu Bulgarus' Commentar des Pandektentitels De regulis iuris, in Ber. Verhandl. Sächs. Ges. Wiss., Lipsia 1875 e F. S. Savigny, Storia del diritto rom. nel medioevo, trad. ital. Bollati, Torino 1865.