Uomo politico turco (İstanbul 1925 - Ankara 2006). È stato primo ministro della Turchia nel 1974, nel 1977, nel 1978-79 e nel 1999-2000.
Deputato dal 1957 del Partito repubblicano del popolo, membro dell'Assemblea costituente del 1961, fu ministro del Lavoro dal 1961 al 1965. Come segretario generale del suo partito (1966-71) condusse una forte opposizione alla politica di I. Inönü, capo di un governo di coalizione nazionale. Presidente del partito dal 1972, dopo la vittoria elettorale dell'ott. 1973 E. formò una coalizione col Partito della salvezza nazionale dal genn. al nov. 1974. Dopo il fallimento della Conferenza di Ginevra su Cipro (luglio 1974), cercò di difendere gli interessi turchi, promovendo l'occupazione militare di una parte dell'isola. Nuovamente primo ministro (1977; 1978-79), dopo il colpo di stato militare del sett. 1980 fu escluso dall'attività politica fino al sett. 1987. Presidente del Partito della sinistra democratica, dal sett. 1987 al marzo 1988 e di nuovo dal genn. 1989 fino al 2004. Dopo le dimissioni del primo ministro M. Yılmaz, accusato di corruzione, nel gennaio 1999 E. fu chiamato a guidare un breve governo di transizione. Nelle elezioni generali dell'aprile 1999 il Partito della sinistra democratica, primo partito nel paese, si aggiudicò 136 seggi su 550 ed E. si mise a capo di un'eterogenea coalizione a tre costituita dal suo partito, dal Partito nazionalista d'azione, formazione di estrema destra (i cosiddetti Lupi grigi), e dal Partito della madrepatria. Nel 1999 E. ufficializzò la candidatura della Turchia all'ingresso nell'Unione Europea. Le elezioni anticipate del 2002, in un clima di crescente sfiducia verso E., incolpato della recessione economica del paese, registrarono la vittoria del Partito della giustizia e dello sviluppo (AKP) e E. fu sostituito da A. Gül.