KREISKY, Bruno
Uomo politico austriaco, nato a Vienna il 22 gennaio 1911, morto ivi il 29 luglio 1990. Di famiglia del medio ceto, israelita e di orientamento liberale, compì studi di legge ed economia. Entrato presto in contatto con la cultura del socialismo austriaco e iscrittosi al partito, K. fu incarcerato sotto il regime clericale e autoritario (1935-37) e nuovamente dopo l'Anschlß; in seguito emigrò in Svezia. Dopo la ricostituzione dello stato austriaco, intraprese la carriera diplomatica, senza interrompere la militanza socialdemocratica. Sottosegretario di Stato agli Esteri, partecipò alla conferenza dei ministri degli Esteri del 1954, e, con un ruolo di spicco, al negoziato per il trattato che pose termine al regime d'occupazione e restituì la sovranità all'Austria. Ministro degli Esteri (1959-66), ebbe un ruolo importante nella vertenza internazionale tra Italia e Austria relativa all'Alto Adige e condusse l'Austria nell'EFTA (European Free Trade Association). Leader del Partito socialdemocratico austriaco, vinse le elezioni politiche del 1970, conquistando per il suo partito la maggioranza relativa e nel 1971 anche quella assoluta; dal 1970 al 1983 fu cancelliere federale alla guida di governi monocolori.
K. cercò di assicurare all'Austria un ruolo internazionale ben maggiore della sua effettiva entità statuale e ben più vasto del contesto europeo, operando quella che è stata chiamata la "globalizzazione della politica estera e della neutralità austriaca" (Kramer 1991); potenziò la funzione di Vienna come una delle sedi ONU, tentò di costruire posizioni mediatrici e funzioni-ponte sia fra Est e Ovest, sia in conflitti con paesi del Terzo Mondo, provocando crescenti attriti con gli USA. In particolare condusse una politica che, dopo l'elaborazione di un piano di pace congiuntamente con S. Peres, A. Sadat e W. Brandt nel 1978, avrebbe assunto connotati sempre più accentuatamente filoarabi, culminando nel riconoscimento dell'OLP nel 1980.
Nell'Internazionale Socialista (di cui fu uno dei tre vicepresidenti nel 1976) si trovò particolarmente vicino, anzitutto per l'esperienza dell'esilio, e poi per le comuni posizioni keynesiane, ai partiti scandinavi; stilò un rapporto sul problema dell'occupazione (1982) e si occupò ripetutamente di problemi del Terzo Mondo.
Tra gli scritti di K. si ricordano: Aspekte des demokratischen Sozialismus. Aufsätze. Reden. Interviews (1974); Neutralität und Koexistenz (1975); Reden 1936-1980, 2 voll. (1981); Politik braucht Visionen. Aufsätze, Reden und Interviews zu aktuellen weltpolitischen Fragen (1982); Zwischen den Zeiten. Erinnerungen aus fünf Jahrzehnten (1986); Der junge Kreisky. Schriften, Reden, Dokumente. 1931-1945 (1986); Im Strom der Politik (1988).
Bibl.: P. Lendvai, K. H. Ritschel, Kreisky. Porträt eines Staatsmannes, Vienna-Amburgo-Düsseldorf 1972; Die Ära Kreisky. Schwerpunkte der österreichischen Außenpolitik, a cura di E. Bielka, P. Jankowitsch, H. Thalbach, Vienna 1983; H. Kramer, Aussenpolitik, in Handbuch des politischen Systems Österreichs, ivi 1991.