BRACHILLE (βραχύλλης, Brachylles)
Uno dei Beoti che avevano combattuto con Filippo V di Macedonia. Dopo la battaglia di Cinocefale, fu beotarca per l'anno 196-95 a. C., ciò che indignò il partito favorevole ai Romani; il quale, mentre Flaminino era ancora accampato presso Elatea, stabilì di assassinare Brachille. Il delitto fu perpetrato, quando Brachille tornava a casa dopo un convito, per opera di tre Italici e di tre Etoli. I sospetti caddero sopra Zeusippo e Pisistrato, capi del partito romanofilo e soprattutto su Zeusippo, il quale si salvò a Tanagra, mentre Pisistrato fu processato e giustiziato. L'assassinio di Brachille fu causa di grande malcontento presso i Beoti, i quali, ritenendo i Romani complici di Zeusippo, cominciarono una guerra di brigantaggio, uccidendo Romani e Italici e annegandoli nel lago Copaide. Flaminino ruppe guerra; mandò Appio Claudio ad Acrefia, e assediò Coronea. Per l'intercessione degli Achei i Beoti ebbero pace a condizione di consegnare i colpevoli e di pagare una multa di trenta talenti.
Bibl.: B. Niese, Geschichte der griech. und maked. Staaten, II, Gotha 1899, pp. 347, 621, 626, 647.