blog di moda
blòg di mòda. – In meno di un decennio tali blog hanno acquisito una valenza sorprendente nel mondo della moda tanto da influenzare sia gli addetti ai lavori, condizionandone il modo di operare, sia i followers, cioè coloro che consultano i blog, diventando per loro dei veri e propri modelli di stile da seguire. Solitamente i fashion blogger, ovvero gli amministratori dei blog di moda, non sono professionisti del settore, ma semplici appassionati. I blog di moda si dividono in tre grandi gruppi: blog che fanno informazione di moda, blog di street style e blog in cui il fashion blogger pubblica le foto dei propri outfits, cioè degli abiti che indossa. Tra i più importanti blog di cronaca di moda, A shaded view on fashion, gestito da Diane Pernet, considerata una talent scout, presenta spiccata originalità di contenuti che lo rendono uno dei più apprezzati per la ricerca di notizie inedite e nuovi talenti. Per quanto riguarda lo street style, il più rilevante è The Sartorialist, il blog amministrato da Scott Shuman: ha circa 250.000 visite al giorno ed è stato considerato, secondo una classifica stilata dal Time, uno tra i 100 blog più influenti del pianeta, tanto che Shuman ha iniziato a rivaleggiare con ricercatori di tendenze nelle aziende (sono molti infatti gli stilisti e i giovani designer che consultano il suo blog per trarne ispirazione). La maggior parte dei blog di moda esistenti fanno tuttavia parte della categoria dei blogger che pubblicano le proprie foto. Sono generalmente ragazzi intorno ai vent’anni, che si autoproclamano nuovi opinion leader. Spesso le aziende inviano a questi blogger vestiti e accessori, sotto forma di regalo. In cambio i fashion blogger indossano e pubblicizzano tali omaggi sui propri blog con apposite foto e inserendo i crediti degli abiti. Coloro che ricevono un gran numero di visite vengono presi in considerazione dagli stilisti anche per la creazione delle nuove collezioni, vista la loro grande influenza sui consumatori finali, paragonabile a quella delle più famose riviste di moda. Tra questi, molti hanno raggiunto un successo che gli è valso l’invito alle più importanti sfilate di moda vicino a personaggi come Anna Wintour e Franca Sozzani, le direttrici di Vogue America e Vogue Italia, e i più fortunati stanno cominciando a entrare nel mondo della moda, noto per essere solitamente chiuso ai non addetti, non solo con semplici collaborazioni come modelli per campagne pubblicitarie, ma ottendendo incarichi professionali nel settore. Nella categoria spiccano per celebrità il blog Bryanboy, di un ragazzo di origini filippine, Bryan Grey Yambao – si può valutare la sua influenza ricordando che, nel 2008, lo stilista Marc Jacobs gli ha dedicato una borsa con il suo nome – e il blog Stylerookie, amministrato da Tavi Gavinson, che ha aperto il suo sito nel 2008, quando aveva dodici anni ed è stata definita una bambina prodigio (il marchio americano Rodarte le ha chiesto di collaborare alla sua linea otto mesi dopo la nascita del blog). I blog di moda hanno inoltre apportato elementi di innovazione anche in ambiti non propriamente di settore, per es. promuovendo la riqualificazione di molte città in quanto allo stile (comme accaduto per Helsinki, che ha ricevuto l’appellativo di città alla moda proprio grazie all’interesse di alcuni fashion blogger di esaltare i propri outfits nei posti più belli e attraenti della città).