BLENDA (dal ted. blendendes Erz "minerale ingannevole" perché si confonde con la galena; sinonimo sfalerite, dal gr. σϕαλερός "traditore" fr. blende o sphalérite; sp. blenda; ted. Blende o Zinkblende; ingl. blende)
È un solfuro di zinco: ZnS; S = 33%, Zn = 67.
Il solfuro di zinco è dimorfo: si presenta cioè in due modificazioni; una monometrica, classe esacistetraedrica (blenda), e l'altra esagonale, classe piramidale diesagonale (wurtzite).
In condizioni ordinarie di temperatura e pressione è più stabile la modificazione monometrica. Sulla genesi dell'una o dell'altra modificazione ha influenza anche l'ambiente chimico, e cioè in ambiente molto acido è favorita la formazione della wurtzite.
La struttura della blenda è data dalla compenetrazione di due reticolati spaziali cubici a facce centrate, uguali tanto per lo zinco quanto per lo zolfo, ma spostati l'uno rispetto all'altro di un quarto della sua lunghezza lungo una diagonale. La cella elementare risultante è quindi rappresentata da un cubo con lo zinco ai vertici e al centro delle facce e lo zolfo nel centro di quattro alterni degli otto cubetti determinati dai piani principali di simmetria. La cella elementare ha per dimensione: a = 5,41 Å e contiene quattro molecole (densità calcolata 4,03). La wurtzite ha un reticolato esagonale con a = 3,80 Å, c = 6,23 Å; a : c = 1,638. La cella elementare contiene due molecole (densità calcolata 4,11).
La blenda si trova in cristalli ordinariamente con abito tetraedrico. Forme più comuni: {111}, {1−11}, {100}, {311}, {211}. Caratteristica la combinazione dei due tetraedri, positivo e negativo, con sviluppo maggiore di uno dei due, che presenta una fine striatura parallela agli spigoli. Geminati secondo {111}, talvolta polisintetici. Sfaldatura perfetta secondo {110}. Lucentezza adamantina o resinoso-adamantina, tendente alla metallica nelle blende ferrifere (marmatite). Colore giallo, giallo-rosso o bruno, tendente al nero nelle varietà ferrifere. Durezza 3,5-4. Peso specifico 3,9-4,1. La blenda si trova per lo più in aggregati cristallini più o meno compatti, con evidente sfaldatura.
Bellissimi cristalli di blenda di notevoli dimensioni provengono dalla miniera di Rosas nel Sulcis in Sardegna, e da quella del Bottino presso Serravezza in Toscana (varietà marmatite). Magnifici cristalli pure si trovano in alcune miniere dell'Ungheria, di Joplin nel Missouri, ecc. In cristallini giallo-chiari si trova anche nel marmo di Carrara (Toscana) e nella Dolomia metamorfica della Valle di Binn (Vallese).
La wurtzite, minerale raro, venne trovata a Oruro in Bolivia, a Přibram in Boemia, ecc.
Minerali di zinco: Tetraedriti. - Questa famiglia di solfosali contiene spesso una certa quantità di zinco (v. tetraedriti).
Zincite (Zn O), frequentemente con MnO. Sistema esagonale, classe piramidale diesagonale. Raramente in cristalli, generalmente in masse compatte di color rosso sangue. È il più importante minerale di zinco del giacimento di Franklin Furnace (New Jersey).
Franklinite [(Zn, Fe, Mn) Fe2 O4)], appartenente alla famiglia degli spinelli; accompagna la zincite in cristalli ottaedrici o in masse compatte, nere, a lucentezza metallica, nel giacimento di Franklin Furnace (New Jersey). Uno spinello zincifero è pure la gahnite, (Zn, Fe) (Al, Fe)2 O4, che si trova in cristalli di colore verde scuro o nerastro o azzurro cupo, in un calcare metamorfico presso Tiriolo in Calabria, nella Svezia, ecc.
Smithsonite (Zn CO3), sistema trigonale, classe scalenoedrica (v. smithsonite).
Idrozincite, auricalcite, rosasite, carbonati basici di zinco (v. idrozincite).
Willemite (Zn2 Si O4). - Sistema trigonale, classe romboedrica. Si trova in cristalli trasparenti, a lucentezza vitrea, con altri minerali di zinco alla Vieille Mountagne presso Aquisgrana e a Franklin Furnace (New Jersey). Una varietà manganesifera è la troostite.
Calamina [(Zn OH)2 Si O3]. - Sistema rombico, classe piramidale (v. calamina).
Zincosite, (Zn SO4). - Sistema rombico, di dubbia esistenza; sembra sia stato osservato nella miniera di Barranco Jaroso in Spagna.
Goslarite (Zn SO4•7H2O). - Sistema rombico, in cristalli aciculari o aggregati compatti. Prodotto di alterazione dei solfuri di zinco.
Adamite [Zn (Zn OH)As O4]. - Sistema rombico, in minuti cristalli prismatici e in aggregati. Osservata al Laurio in Grecia, a Mon e Valerio in Toscana, a Chañarcillo nel Chile (v. adamite).
Fosfati di zinco rari sono: la tarbuttite [Zn (Zn OH) PO4], la hopeite [Zn3 (PO4)2•4H2O], la spencerite [Zn2 (Zn OH)2 (PO4)2•3H2O], ecc.
Un vanadato zincifero è la descloizite (Zn, Pb) (PbOH)WO4, in cristalli prismatici del sistema rombico, oppure in aggregati mammellonari a struttura fibrosa raggiata, di color rosso, rosso-bruno, trovato nelle miniere di Sierra de Córdoba (Argentina).
Giacimenti zinciferi. - I giacimenti di minerali di zinco si possono riunire in due gruppi:
1. Quelli a solfuri dove la blenda è associata ordinariamente a solfuri di altri metalli, specialmente a galena, pirite, calcopirite, e a solfuri e solfosali d'argento: sono giacimenti di tipo filoniano.
2. Quelli nei quali il minerale principale è il carbonato e che si chiamano giacimenti calaminari, i quali sono prevalentemente di tipo metasomatico, ordinariamente compresi in rocce calcaree o dolomitiche, e hanno forme svariate di masse irregolari, concentrazioni, borse, tasche, ecc. (v. giacimenti).
I due tipi di giacimenti possono anche trovarsi associati, per esempio, nel caso frequente che un filone attraversi una formazione calcarea, come in diverse miniere della Sardegna (Iglesiente). Masse calaminari associate a blenda o a galena si trovano anche nella zona d'alterazione superficiale dei filoni.
Giacimenti filoniani zinciferi a minerali misti sono comuni in Sardegna, specialmente nell'Iglesiente e nel Sarrabus, dove la blenda accompagna i minerali piombo-argentiferi. Pure di tipo filoniano è il giacimento del Bottino, presso Serravezza, in Toscana. Un interessante filone di blenda con ganga essenzialmente fluoritica è quello di Bovegno in alta Val Trompia. Fra le numerose miniere filoniane piombo-zincifere o piombo-zinco-argentifere, sono da ricordare per la blenda quelle dell'Ungheria, di Přibram in Boemia, di Münsterthal nel Baden, di Joplin nel Missouri, di Schneeberg presso Vipiteno (Alto Adige), di Annaberg in Svezia, ecc.
Fra i giacimenti calaminari sono importanti in Sardegna quelli di Malfidano, Nebida, Masna, Monteponi. ecc., compresi nei calcari e calcari dolomitici del Siluriano. Nelle Alpi i giacimenti delle Dolomie metallifere infraraibliane nelle Prealpi Bergamasche, all'Argentiera presso Auronzo e a Cave di Predil nell'Alto Friuli, a Bleiberg in Carinzia. Numerosissime sono le miniere calaminari estere, fra le quali vanno ricordate specialmente: Vieille Mountagne nel Belgio, Tarnowitz (Tarnowskie Góry) nell'Alta Slesia, Aquisgrana, le antichissime miniere del Laurio in Grecia, e le numerose miniere dell'Arkansas, del Missouri, della Pennsylvania, ecc.
Un tipo di giacimento caratteristico è quello di Franklin Furnace nel New Jersey, giacimento compreso entro un calcare metamorfico e con minerali utili essenziali franklinite e zincite; il giacimento sembra dovuto a metamorfismo, forse per contatto, di un giacimento calaminare.
Nel 1925 la produzione italiana di minerali di zinco fu di 177.085 tonnellate; nel 1926, di 177.932 tonn. La produzione di zinco in pani, di 5000 tonn.; di zinco elettrolitico, 2636 tonn.; di bianco di zinco, 3739 tonn.; di cenere di zinco 538 tonn.
I paesi che dànno massima produzione di minerali di zinco sono gli Stati Uniti e la Germania.