Biblo
Città fenicia (antica Gubla, poi Gebal, od. Giubail), fra Tripoli e Beirut, in Libano. Ebbe fin dall’inizio del 3° millennio a.C. rapporti con la Mesopotamia e l’Egitto. Citata nei testi di Ebla (24° sec.), di Ur III (21° sec.), di Mari (18° sec.), entrò nell’orbita politica egiziana con la XVIII dinastia (verso il 1500 a.C.), con rapporti particolarmente stretti, anche per l’accesso ai cedri del Libano. Elaborò una sua scrittura «pseudogeroglifica». La dea locale, la «Ba’alat di B.» era assimilata all’egiziana Hathor. B. tornò indipendente nel 12° sec. a.C. Il sarcofago del re Ahiram e altri monumenti dei re di B. del 10° sec. portano le più antiche iscrizioni fenicie. Tributaria degli assiri dalla metà dell’8° sec., mantenne però una dinastia locale. Passò poi a far parte dell’impero babilonese (7° sec.), di quello persiano (6°-4° sec.), e di quello seleucide (3°-1° sec. a.C.). Importante in età ellenistica e romana per il commercio del papiro, dal suo nome deriva il greco byblos «libro».