biblioteca virtuale
loc. s.le f. Raccolta di testi che possono essere consultati mediante la rete telematica, con accesso libero o a pagamento.
• «Un’altra cosa che voglio fare è costruire una biblioteca virtuale centralizzata in cui ogni ricercatore possa avere accesso immediato a qualsiasi rivista. In questo modo i singoli istituti non dovrebbero più abbonarsi alle riviste scientifiche, si eviterebbero doppioni e si ridurrebbero i costi. Non tutti sanno che un abbonamento a una rivista scientifica costa anche migliaia di euro all’anno» (Luigi Nicolais intervistato da Cristiana Pulcinelli, Unità, 9 marzo 2012, p. 39, Culture) • A dare slancio alla rivoluzione fu Amazon, il colosso degli e-book, che ora si appresta a compiere un altro step fondamentale per l’editoria con la biblioteca virtuale: l’accesso illimitato a centinaia di migliaia di libri, pagando un «biglietto d’ingresso» e non il singolo titolo, ma rinunciando a possedere la propria copia, seppure digitale. Come se si andasse in biblioteca: si prende, si consulta, pagando una cifra contenuta rispetto alla quantità di libri che si può consultare. (R. S., Secolo XIX, 18 luglio 2014, p. 29, Xte / Spettacoli) • «Vedere, capire e fare subito è il segreto dell’apprendimento ‒ afferma Gianna Buongiorno, direttrice didattica di Qucinando ‒. Anche nell’epoca dei tutorial, in cui interntet è una vera e proprio biblioteca virtuale anche per la cucina, imparare live non è come imparare per corrispondenza». (Messaggero Veneto, 23 aprile 2015, p. 25, Pordenone).
- Composto dal s. f. biblioteca e dall’agg. virtuale, ricalcando l’espressione ingl. virtual library.
- Già attestato nel Corriere della sera del 27 ottobre 1992, p. 46, Cronaca di Milano.