BIAGETTI, Biagio
Nacque a Porto Recanati il 21 luglio 1877 da Antonio e Lucia Sorgentini. Giovanissimo, divenne discepolo di L. Seitz, che stava dipingendo la cappella del coro nella basilica di Loreto (cfr. il suo saggio, L. Seitz nell'arte e nella vita,in Arte cristiana,I[1913], pp. 33-52). Trasferitosi a Roma, completò gli studi presso l'Accademia di Belle Arti. Nel 1906 gli venne affidato l'insegnamento di pittura decorativa presso il Museo artistico industriale che abbandonò nel 1912. Nel 1914 fu eletto consigliere comunale nella lista della Cattolica unione rornana e restò al Campidoglio sino al 1920.
Membro della giunta pontificia per l'arte sacra dalla fondazione, accademico di S. Luca, della Pontificia Accademia romana di archeologia e dell'Accademia dei Virtuosi del Pantheon (di cui fu anche reggente), il B. nel 1921funominato da Benedetto XV direttore della Pinacoteca vatìcana; nello stesso anno istituì il laboratorio di restauro del Vaticano, curando quindi i restauri delle stanze di Raffaello, dei mosaici di S. Maria Maggiore, degli affreschi della cappella Sistina e della cappella Paolina e, nel 1947,della cupola della basilica di Loreto. Cfr. i suoi scritti su questi argomenti: in Atti della Pontificia Accademia romana di archeologia, Rendiconti, II (1923-24), pp. 289-299; III (1924-25), pp. 479-497; IV (1925-26), pp. 398-410; V (1926-27), pp. 238-250; IX (1933), pp. 33-43, 178-197; XII (1936), pp. 361-395; XIII (1937), pp. 101-116; XXII (1946-47), pp. 241-251;in Gli affreschi di Michelangelo… nella capp. Paolina,Città del Vaticano 1934, pp. 39-55, 6365;in Ist. Beato Angelico di st. per l'arte sacra. Saggi e lezioni,VII (1936), pp. 128-30, 130 s.;in Michelangelo Buonarroti nel IV centenario del Giudizio universale,Firenze 1942, pp. 184-204;in Illustrazione Vaticana, IV (1933), 21, pp. 837-840.
Lo sviluppo artistico del B. parte dalla lezione di L. Seitz, lezione che egli assimila piena ente con tutto il suo eccesso di decorazione e la religiosità manierata che il più delle volte diventa retorica (per la sua concezione di arte sacra, si veda Per una scuola di arte sacra,in Arte cristiana,V [1917], pp. 178-184).Oltre a un graduale e limitato assorbimento di elementi divisionisti si può trovare in alcune delle sue opere più tarde un certo adattamento al gusto Novecento, ma è in alcuni piccoli paesaggi che il B. riesce a trovare accenti che raggiungono la poesia immediata e sincera., probabilmente anche perché fuori dalle strettoie dell'affresco.
Tra le prime opere del B. sono le decorazioni della stanza da pranzo del palazzo Emiliani a Montelupone (1905:le Quattro stagioni)e di quella di casa Lucangeli in Porto Recanati (1908:la Sacra famiglia e scene allegoriche esistono ancora ben conservate); nel 1909 dipinse e decorò la cappella del Crocefisso nella collegiata di Pollenza (cfr. Arte Cristiana, I [1913], p. 1; V [1917], p. 5).Nel 1909-10 terminò a Padova la decorazione della cappella di S. Stefano nella basilica di S. Antonio, nel 1912dipinse la cappella del Purgatorio nella chiesa di S. Giacomo a Udine; l'anno dopo venne inaugurata la cappella slava nella basilica di Loreto dove il B. aveva completato i lavori iniziati dal Seitz. Nel 1914-15dipinse l'Apoteosi di Pio X nel duomo di Treviso e decorò la cappella di S. Rosa nella basilica del Santo a Padova; nel 1915-16diede i cartoni e curò l'esecuzione dei mosaici per la chiesa di S. Croce al Flaminio a Roma (frontone della facciata e cappella di S. Giorgio), nel 1916eseguì la pala d'altare con la Regina Apostolorum per il semin. di Bologna (commessagli da Benedetto XV) e, per la basilica di S. Croce a Roma, il mosaico dell'abside; nel 1918 gli fu allogata la cappella dedicata al Sacro Cuore e ai caduti in guerra nella cattedrale di Parma (finita 1923: cfr. G. Pauri, La cappella espiatoria nella cattedrale di Parma,in Arte Cristiana,XI [1923], pp. 235-243) e nel 1923-26 lavorò nella basilica della Misericordia a Macerata (cfr. C. Carletti, Gli affreschi di B. B…, in Arte Cristiana,XIV[1926], pp. 21-27). Nel 1932 ultimò gli affreschi della cappella del Crocefisso nella basilica di Loreto (iniziati 1928) e nel 1937 terminò quelli della conca absidale del duomo di Iesi. Oltre a dare i cartoni per i mosaici della grande aula dell'Ateneo lateranense, per l'anno santo 1925 disegnò gli strumenti per l'apertura della porta santa, il trono pontificio, il baldacchino e alcuni mobili della Sistina (cfr. G. Pauri, Ilnuovo trono pontificio nella cappella Sistina,in Arte Cristiana,XVII[1929], pp. 288-294).
Il B. morì a Macerata il 2 apr. 1948.
Indicativi per la comprensione del B. sono i suoi scritti per i quali si vedano gli indici di Arte Cristiana.Oltre ai citati si ricordano qui: il suo intervento nel dibattito Quali sono i criteri generali e le forme iconografiche da adottare per la decorazione di una chiesa gotica?,in Arte Cristiana,IV (1916), pp. 84-88; Puvis de Chavannes, ibid., V (1917), pp. 130-140. Siconfrontino, ancora, La genesi dell'opera pittorica e il suo rapporto con la valutazione economica,in Ist. Beato Angelico di studi per l'arte sacra. Saggi e lezioni, VI (1935), pp. 176 s.; Le principali tecniche della pittura murale,in Atti della III settimana d'arte sacra per il clero,Roma 1935, pp. 151-164; La genesi dell'opera d'arte e la collaborazione fra committenti e artisti,in Atti della IV settimana d'arte sacra per il clero,Roma 1936, pp. 158-176; Le pitture murali di Melozzo da Forli,in Ist. Beato Angelico di studi per l'arte sacra. Saggi e lezioni,IX (1938), pp. 51-75; Il restauro pittorico della chiesa di S. Salvatore in Terrione ovvero in Ossibus,in L'oratorio di San Pietro,Città del Vaticano 1924, pp. 21-23.
Bibl.: Oltre a quanto citato nell'interno della voce siveda: La cappella slava nella basilica lauretana dipinta dal Prof. B. B.,in Ann. della S. Casa di Loreto,XVII(1913), pp. 800-804; C.Costantini, I nostri artisti: B. B.,in Arte Cristiana,V(1917), pp. 1-16 (importante per tutta l'attività sino al 1916); E. Caronti, Gli affreschi del B. nella cattedrale di Parma,in Aurea Parma,VII (1923), pp. 333-336; Bonaventura da Elcito, Cappella del SS. Crocifisso,in Ann. della S. Casa di Loreto,XXXV(1932), pp. 295-310; L. Serra, Mostra B. a Roma,in Rass. marchigiana,XI(1933), pp. 232-240; D. Redig de Campos, La mostra del pittore B…, in Arte sacra,III(1933), pp. 179-184; G. Guida, Un pittore religioso, B. B.,in Illustraz. Vaticana,IV(1933), pp. 715-718; R. Vuoli, B. B.,in Atti e Mem. della Deput. di storia Patria delle Marche,s. 7, III (1948), pp. 165-174.