BEVILACQUA, Giovanni Ambrogio, detto Liberale
Pittore lombardo, vissuto tra la metà del sec. XV e l'inizio del XVI, crebbe forse nella bottega del Borgognone. Nel 1481 e 1485 frescava la Madonna e Santi nella chiesa di Landriano presso Locate; nel 1486 decorava la facciata del luogo pio della Carità di Milano con pitture oggi perdute; nel 1502 dipingeva la Madonna col figlio, re David, S. Pier Martire e un devoto della Pinacoteca di Brera, l'opera sua migliore, di evidente derivazione borgognesca. Per affinità con queste opere gli sono attribuiti: il trittico della Resurrezione di Cristo della cappella Melzi nella chiesa di Casoretto (Milano), opera giovanile, di rozze forme e di povero colore, anteriore forse agli affreschi di Landriano; una Vergine adorante il Figlio della Galleria di Dresda; quella consimile di una cella della Certosa di Pavia, piacevole per la devota grazia dei tipi; il trittico della Vergine e S. Vito della chiesa omonima in Somma Lombardo, eseguito forse su disegno del maestro, tanto sono palesi le sue forme, pur attraverso la grossolana esecuzione; e due piccole Madonne una già nella collezione Piccinelli di Bergamo e l'altra in quella Bagatti Valsecchi di Milano, ecc.
Per quanto mediocri siano le opere di B., esse conservano un senso di piacevolezza superficiale e immediata, dovuta, soprattutto, alla grazia dei tipi, derivati dal Borgognone.
Bibl.: Pauli, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909 (con la bibl. precedente); P. Toesca, La casa Bagatti Valsecchi, Milano 1918, p. 21.